Un anno di Consiglio regionale. Ganau: “Con la Giunta rapporti conflittuali”

La tradizionale conferenza annuale sull’attività del Consiglio regionale ha svelato l’esistenza di qualche problema in maggioranza.

È un Consiglio regionale che a valanga ha protocollato soprattutto mozioni, interpellanze e interrogazioni (ben 577), quello presentato questa mattina dal presidente Gianfranco Ganau, nel corso di una conferenza stampa convocata, come da tradizione, per illustrare l’attività annuale della massima Assemblea sarda. Ma al netto dei numeri – 22 disegni di legge approvati insieme a 18 progetti di legge – il numero uno dell’Aula si è soffermato sugli equilibri istituzionali, dentro e fuori il palazzo di via Roma.

Intanto, a domanda precisa sui rapporti tra Consiglio e Giunta, il presidente ha parlato di “conflittualità. Alcune volte – ha detto – l’Esecutivo fa bene, altre meno”.

Poi Ganau ha aggiunto: “L’esperienza ci insegna che i blitz non pagano”, è stato il riferimento al fatto che la Giunta presenta velocemente i disegni di legge, ma poi l’Aula dimostra di aver bisogno di molto più tempo per esaminarli. Emblematico si è rivelato il caso della riforma degli Enti locali, varata a gennaio 2015 dall’Esecutivo e sul quale l’Assemblea si deve ancora esprimere.

Dal tono di Ganau, rimasto cordiale per tutto il tempo, non è trapelata l’intenzione di aprire alcuno scontro istituzionale. La sensazione è che il presidente abbia voluto fare le sottolineature come auspicio per il prossimo futuro. Di qui un secondo appunto: “Non si guadagna tempo quando i percorsi legislativi vengono accelerati – ha continuato il presidente -. Al contrario. Per questo non bisogna saltare i passaggi di condivisione, sia all’interno della stessa maggioranza sia nel confronto con l’opposizione”.

Insomma, dal palazzo di via Roma Ganau ha lanciato un invito a fare una sorta di check al metodo di governo del centrosinistra, un tema che alla fine della scorsa estate aveva spinto la maggioranza a una giornata di riflessione a Sanluri.

Il terzo richiamo di Ganau ha riguardato il numero altissimo di interrogazioni, interpellanze e mozioni, a cui vanno aggiunti 22 ordini del giorno. “Non nascondo – ha osservato il presidente – che talune volte si abusi di questi strumenti. Va tenuto presente che, proprio per ragioni di tempo, non tutti i provvedimenti presentati vengono discussi in Aula. Ma per un altro verso, le interrogazioni, le interpellanze e le mozioni sono considerate importanti dall’opposizione che le protocolla con l’obiettivo di ottenere un supplemento di analisi”. Tuttavia, quei 577 documenti depositati nel 2015 hanno in buona parte anche la firma dei consiglieri di maggioranza.

Nel riassumere il 2015, Ganau ha fatto un passaggio sui ricorsi che hanno rimescolato i seggi di via Roma, con la sostituzione di tre consiglieri del centrosinsitra e di uno dell’opposzione. “I pesanti interventi della magistratura – ha spiegato Ganau – hanno dimostrato che questa legge elettorale lascia spazio a interventi interpretativi, tanto che la composizione dell’Assemblea non ha ancora la sua definitiva certezza passati due anni dall’insediamento. Resta pertanto indifferibile, anche se non si tratta di un’urgenza, la scrittura di una nuova norma che superi i gravi limiti attuali, ponendo certezza nelle regole e nella rappresentatività di genere e in quella territoriale”.

Ganau ha poi assicurato di tenere la barra dritta sull’autonomia, “solo apparentemente non messe in discussione dalla recente riforma del titolo V della Costituzione (il dl Boschi approvato ieri), ma indubbiamente al centro del dibattito politico nazionale. A questo riguardo – ha aggiunto Ganau – ricordo l’azione nel coordinamento delle Regioni a statuto speciale che, proprio in Sardegna, ha tenuto un importante incontro da cui è scaturita la Carta di Cagliari per ribadire le ragioni dell’autonomia”. Quindi ecco “il tema più generale di riaffermazione del regionalismo, nel quale va inquadrato l’iter referendario contro le norme sulle Trivelle, contenute nello Sblocca Italia e nel decreto Sviluppo: con l’azione congiunta di dieci Regioni, le Assemblee hanno chiesto di essere partecipi nelle scelte che le riguardano”.

E se la legge sulla cancellazione dei vitalizi “è ancora ferma per decisione della conferenza dei capigruppo”, Ganau ha annunciato infine nuovi concorsi in Consiglio regionale, perché “attualmente la struttura opera in condizioni di grave precarietà con carenza dei necessari supporti: per questo abbiamo scelto di avviare un profondo intervento di riorganizzazione in modo da garantire al più presto la piena autonomia e capacità legislativa dell’organo consiliare”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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