Sider Alloys, accelerata verso il riavvio: 15 giorni per l’intesa sul prezzo energia

Ancora due, tre settimane al massimo, per arrivare al contratto definitivo sulla fornitura dell’energia da cui dipende il riavvio dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, ora di proprietà della multinazionale Sider Alloys. È il nodo cruciale da sciogliere, propedeutico al riavvio della produzione dello stabilimento. Su questo si sono concentrati oggi a Roma la sottosegretaria al Mise (ministero dello Sviluppo economico), Alessandra Todde, l’azienda, Enel, la Regione Sardegna e i sindacati in un incontro del tavolo tecnico. “È prioritario per il Mise che venga al più presto siglato l’accordo sul costo dell’energia e per questo motivo siamo impegnati, insieme a tutti i soggetti coinvolti, a definire gli aspetti relativi alla struttura del contratto – ha dichiarato la sottosegretaria -. Siamo consapevoli che i tempi sono strettissimi perché il territorio del Sulcis ha bisogno di risposte immediate per far riprendere la produzione di alluminio in Sardegna e salvaguardare i lavoratori”.

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Un accordo sul prezzo dell’energia esiste già: un costo intorno ai 28-29 euro, inferiore rispetto ai valori di mercato pari a 53-54 euro. Ma lo sconto considerevole ha un prezzo: Enel chiede a Sider Alloys 94 milioni di euro a titolo di fideiussione e garanzia. Nei prossimi giorni una soluzione potrebbe essere raggiunta grazie all’intervento del governo e di Invitalia. Anche oggi, d’altra parte, Alessandra Todde ha evidenziato che “il presidio industriale di Portovesme rappresenta un sito strategico dell’alluminio primario per il Paese”, e ha ribadito di “non aver mai messo in discussione il progetto”. Per l’assessora regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, l’incontro rappresenta “un significativo passo in avanti nella vertenza: abbiamo ottenuto l’impegno da parte del governo per una accelerazione definitiva che consenta il riavvio in tempi brevi dello stabilimento e la messa in sicurezza dell’occupazione. Continueremo a vigilare perché gli impegni vengano mantenuti”. Presente anche la responsabile dell’Industria, Anita Pili. “È determinante definire un prezzo equo dell’energia per consentire la ripresa delle attività dello stabilimento”, ha ribadito. Tuttavia, rimane ancora necessario il sostegno degli ammortizzatori sociali, per i quali è stato programmato per il 31 gennaio un incontro al ministero del Lavoro per stabilire le procedure per la proroga della Cig.

“Non c’è più tempo da perdere, il contratto con Enel deve essere firmato in tempi brevi“. Così, in una nota, la Fiom Cgil, presente al tavolo al Mise. “Invitalia e il Governo hanno assicurato un loro interessamento affinché in tempi rapidi si possa trovare una soluzione per quanto riguarda la sottoscrizione del contratto di fornitura di energia elettrica con Enel necessario per il riavvio”, fa sapere il sindacato. Tra le altre sigle che hanno partecipato all’incontro presieduto dalla sottosegretaria Alessandra Todde, anche la Uilm, che ha chiesto a tutte le istituzioni di lavorare insieme per arrivare alla soluzione finale. “Ora – dice Guglielmo Gambardella, responsabile nazionale del settore siderurgia – tutti i soggetti devono essere impegnati a supportare il negoziato tra Sider Alloys ed Enel per sciogliere il nodo delle garanzie del contratto pluriennale per la fornitura elettrica”. Gambardella aggiunge:”Ci confortano le esternazioni di tutti i presenti alla riunione, che confidano su una conclusione del negoziato nell’arco delle prossime settimane. Per questo motivo i rappresentati del Mise hanno chiesto a Sider Alloys di congelare qualsiasi intervento di utilizzo degli ammortizzatori sociali paventati dall’azienda e l’interruzione dei rapporti a tempo determinato”.

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