Potrebbe essere vicina la ripartenza dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme ora di proprietà della multinazionale dell’alluminio Sider Alloys. Ieri si è sciolto il nodo fondamentale legato al costo dell’energia. “Abbiamo consegnato una lettera a Sider Alloys che ha la valenza di sancire che, ad oggi, (ieri ndr) abbiamo validato e confermato le condizioni legate al prezzo dell’energia che consentono all’azienda la ripartenza della produzione”, ha dichiarato la sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde. Sarebbe pronto, dunque, un accordo che porta il costo intorno ai 28-29 euro (rispetto ai valori di mercato pari a 53-54 euro). Era la condizione posta da Sider Alloys al momento di rilevare lo stabilimento per realizzare il piano di investimenti da 140 milioni di euro. A ottobre i lavoratori avevano nuovamente manifestato davanti a Villa Devoto per chiedere certezze sul riavvio dello stabilimento e sopratutto una decisione rapida sul costo dell’energia, condizione posta proprio da Sider Alloys per iniziare gli investimenti.
“Il passo compiuto ieri al Mise è positivo”. Lo dichiara il manager (ceo. ndr )di Sider Alloys Giuseppe Mannina riferendosi alla lettera consegnata all’azienda dalla sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico. Un passaggio fondamentale che consente allo stabilimento del Sulcis di ripartire con la produzione. La lettera “è una risposta a una mia del 7 agosto e contiene concetti che parzialmente condividiamo e di cui abbiamo preso atto”.