Primi intoppi per la fattura elettronica, tra chi si rifiuta o chiede commissioni

Commissioni extra per l’emissione, rifiuto di produrla durante gli orari di apertura dei negozi, intere categorie di esercenti che si ribellano, come quella dei benzinai. L’obbligo di fatturazione elettronica in Italia, scattato il primo gennaio scorso, sta cominciando a far emergere i primi intoppi e disagi per le imprese anche nell’Isola.

Secondo un’indagine pubblicata nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore circa 6 titolari di partita Iva su 10 in tutta Italia lamentano problemi “frequenti” o “molto frequenti” con la fattura elettronica. Di fatto, gli intoppi non si sono verificati “quasi mai” solo per il 6,5 per cento dei partecipanti all’indagine (commercialisti, consulenti del lavoro, altri professionisti e fiscalisti d’azienda). Per metà degli addetti ai lavori (49 per cento), comunque, la e-fattura resta una buona idea, anche se realizzata in modo confuso.

Dai dati del quotidiano economico emerge come la principale causa delle difficoltà sono le continue modifiche alle regole e i chiarimenti tardivi (53%). Ma pesano anche i malfunzionamenti dei software privati (48%), che precedono di poco quelli del canale per l’invio delle e-fatture predisposto dalle Entrate (46,3%).

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E tra centri commerciali, gli store di elettronica in maniera particolare, e le altre attività al dettaglio – con segnalazioni di problemi sia a Cagliari che a Sassari e Olbia -, c’è chi si rifiuta di emettere la fattura elettronica, chi ne consente la richiesta solo in determinate finestre orarie, chi chiede commissioni extra (e fuori legge) per emetterla, e chi, come i benzinai, intende rilasciarla solo dietro pagamento con bonifico anticipato o assegno circolare.

Per quanto riguarda i gestori di pompe di benzina, le loro organizzazioni di categoria (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio) avrebbero “iniziato a protestare con il ministero delle Finanze per l’esproprio del rimborso accordato l’anno scorso (provvedimento contenuto nella Manovra per il 2018) sui costi delle carte di pagamento elettroniche”. Su questa misura la categoria ha proclamato uno sciopero per il 6 febbraio. Inoltre dal 1 febbraio la “fattura elettronica sarà emessa dai gestori solo dietro pagamento del carburante con bonifico anticipato o assegno circolare”, annunciano i benzinai.

Il commercialista Daniele Tumietto su Agendadigitale.eu riporta che comportamenti simili sono segnalati dai clienti ai professionisti e sui social network, e in certi casi annunciati formalmente da associazioni di categoria (è il caso dei benzinai) o dai supermercati. In ogni caso, precisa l’esperto, “si tratta di comportamenti discutibili e irregolari”.

Secondo gli ultimi dati disponibili il numero di imprese che emettono le fatture elettroniche, nelle precedenti due settimane, è raddoppiato arrivando a oltre 1,1 milioni di imprese. Quanto ai numeri relativi alle fatture elettroniche inviate dal 1 gennaio fino al 24 al Sdi (Sistema di interscambio), queste sono state 61,5 milioni. C’è da aspettarsi però un picco col 31 gennaio, quando fattureranno elettronicamente i grandi soggetti  (gestori di forniture, multiutilities).

Mar. Pi.

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