Prezzo latte, vertice Regione-banche. Paci: “Pronti 10 milioni, si arriva a 50”

Mentre i pastori discutono sulla loro bozza di accordo a Tramatza, la Regione prosegue il suo lavoro annunciato, su altri fronti. Ha preso il via all’assessorato del Bilancio della Regione Sardegna il tavolo con le banche sul prezzo del latte (nella foto Ansa). “Obiettivo di oggi – ha spiegato l’assessore Raffaele Paci prima dell’inizio della riunione -, è mantenere l’impegno preso: abbiamo detto che saremmo intervenuti con uno strumento finanziario della Regione Sardegna assieme agli istituti bancari e alla nostra finanziaria regionale per almeno dieci milioni, se poi è necessario se ne potranno mettere anche altri”.

Oggi stesso, ha annunciato Paci, “porterò in Giunta una delibera per autorizzare la nostra Finanziaria (la Sfirs, ndr) a compiere tutti gli atti, siamo immediatamente operativi”. L’operazione, ha chiarito, “è finalizzata a bloccare temporaneamente la quantità in eccesso di pecorino romano e a fare in modo che il prezzo di vendita del formaggio si stabilizzi, questo permetterà di aumentare il prezzo riconosciuto al latte e di arrivare all’euro auspicato”. Quasi 50 milioni di euro in totale, le risorse che saranno spese dalla Regione e dal Governo.

Paci ha anche ricordato che i 72 centesimi al litro, cioè la proposta fatta ai pastori dopo il tavolo di sabato scorso in Prefettura col ministro Centinaio, “sono un acconto, un prezzo minimo, ma ci possono essere aziende che lo pagano di più, poi il prezzo finale sarà fissato a fine ottobre sul valore medio di tutta l’annata. Noi faremo di tutto affinché in quel momento il prezzo sia elevato”. Al tavolo sono presenti l’associazione bancaria italiana, il Banco di Sardegna, la Sfirs, i Consorzi di tutela e il sistema delle garanzie con i Confidi.

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