Una sfida a suon di calorie. Ma soprattutto di fatturato. Dopo il clamoroso successo dei Nutella biscuits, e la Sardegna non ha fatto eccezione, la Barilla, altro colosso del made in Italy alimentare, prepara la controffensiva a Ferrero con il lancio a gennaio dei Biscocrema, ripieni della spalmabile Pan di stelle.
Sui social il dibattito continua e ci sono i primi numeri sulle vendite, arrivate a quota 2,6 milioni di confezioni in tre settimane. Siccome ogni pacchetto contiene ventidue biscotti, vuol dire che ne sono stati acquistati 57 milioni in ventuno giorni. I dati sono firmati Iri: li ha pubblicati il quotidiano La Repubblica che ha diffuso anche la progressione complessiva delle vendite: 27mila confezioni la prima settimana, un milione la seconda e un milione e mezzo la terza.
A trascinare la corsa agli acquisti il tam tam sui social che è risultato decisivo nel determinare l’impennata. Si è trattato di un vero e proprio fenomeno nazionale, con gli scaffali vuoti anche in Sardegna. Tuttavia ci sono regioni dove i consumi sono stati maggiori. È il caso del Nord-ovest, ovvero Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta: qui i dolcetti di casa Ferraro hanno assorbito il 37 per cento delle vendite. Cioè quando si è trattato di comprare biscotti, quasi quattro italiani su dieci hanno puntato su quelli alla Nutella. Quota di mercato dimezzata nel Nord-est, quindi Veneto, Trentino Alto dige e Friuli Venezia Giulia, che ha fatto registrare il 16,6 per cento. Il resto d’Italia, cioè il Centro e le Isole, ha fatto segnare il 20 per cento. Coi Nutella bisciuits l’azienda di Alba punta a un incasso di 80 milioni nel primo anno: al momento Ferrero ne ha incassati otto. Ma con questo trend in dodici mesi arriverà a 130 milioni.