Biscotti Nutella introvabili in Sardegna, i supermercati: “Abbiamo fatto scorta”

“Qui il prodotto non è mai mancato. Anzi, ne abbiamo appena scaricato trenta cartoni”. Da Nonna Isa in piazza Is Maglias a Cagliari negano in modo deciso che ci sia un problema di scarsità delle scorte di Nutella Biscuits, il nuovo prodotto Ferrero che sta diventando una sorta di tormentone in tutta Italia, andando a ruba nel giro di pochissimo tempo tanto da far pensare a una precisa strategia di marketing dell’azienda. C’è stato sicuramente un problema all’inizio: le confezioni che sparivano subito, complice l’attesa per la novità e la curiosità di provarli.

Riccardo Zifarelli, coordinatore del punto vendita, spiega che i biscotti da loro non sono mai mancati e – come si dice in gergo tecnico – non sono mai “andati in rottura di stock”. “I primi ce li hanno consegnati il 14 novembre – spiega -. Tutti i colleghi ne hanno acquistato una confezione. Poi i clienti hanno fatto fuori tutti gli altri. Dieci cartoni erano spariti in mezza giornata”. Si può parlare di successo, senz’altro, ma la psicosi da “razionamento” sembra essere immotivata. “Vendono molto bene e ne abbiamo in magazzino sempre una scorta”, aggiunge.

Alla Auchan di Santa Gilla a Cagliari il problema si è verificato solo la prima settimana. “C’era molta aspettativa e tutto lo stock iniziale è finito in un paio di giorni”, spiega Pierpaolo, caporeparto del settore dolci. “Adesso il problema non c’è più. Facciamo l’ordine ogni tre giorni e ogni giorno dobbiamo ricaricare lo scaffale perché il prodotto si esaurisce in giornata. Essendo una novità – aggiunge – c’è una forte attenzione da parte del cliente e il passaparola ha funzionato molto bene”.

Insomma, nella grande distribuzione in Sardegna tutti in coro negano che ci sia un problema, ma ammettono le difficoltà della prima settimana. Ora che di settimane ne sono passate due la situazione sembra essersi normalizzata: il successo è enorme, ma i biscotti si trovano. “Appena arrivato i clienti hanno acquistato in massa – spiegano alla Crai di via IV novembre a Sassari -. I primi giorni sono stati difficili perché la produzione non riusciva a soddisfare la richiesta. Ora il prodotto continua ad andare a ruba e ricarichiamo gli scaffali più volte al giorno”.

 

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