Biscotti Nutella introvabili in Sardegna: svelato il mistero degli scaffali vuoti

Anche in Sardegna la caccia è aperta. Le scene davanti agli scaffali a loro dedicati nei supermercati di tutta l’Isola, sono tra il surreale e il tragicomico, con la delusione visibile negli occhi degli speranzosi golosi. I nuovi Nutella Biscuits messi in vendita ai primi di novembre dal colosso Ferrero sono diventati un fenomeno social, alimentato dagli appassionati della crema spalmabile alla nocciola, e una notizia allo stesso tempo. Anche perché sulla scarsità delle scorte e la difficoltà a reperirli, a un certo punto ha persino aleggiato il fatto che fosse una strategia di marketing dell’azienda per incuriosire i consumatori e attirarli. La realtà è un’altra ed è nei numeri: due milioni e 600 mila confezioni vendute in tre settimane. E calcolando che ogni pacchetto ne contiene 22, si raggiungono i 57 milioni di biscotti in circolazione, uno per ogni italiano circa.

Secondo i dati, forniti dalla società d’analisi Iri a La Repubblica, le vendite sono andate accelerando: 27 mila confezioni nella prima settimana, oltre il milione nella seconda e più di un milione e mezzo nella terza. La velocità di ricarico, il tempo tra l’arrivo nel punto vendita e l’acquisto da parte dei clienti, è più che doppia rispetto a prodotti simili della stessa marca. Cioè, non si riesce a caricare gli scaffali abbastanza in fretta, per non parlare dell’Isola dove i tempi di spedizione e arrivo delle merci si raddoppiano. E in alcuni supermercati, quando arrivano, c’è il divieto di acquisto di più di tre confezioni alla volta, in altri, addirittura, vengono tenuti nascosti, pronti a essere tirati fuori solo quando arriva il cliente raccomandato.

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In poche settimane, il biscotto alla Nutella ha conquistato il 16 per cento del mercato nella sua categoria in tutta Italia. Nel Nord-Est è stato venduto il 16,6 per cento delle confezioni. Centro e Sud, con la Sardegna in posizione intermedia, le vendite salgono addirittura sopra il 20 per cento. Ma l’area italiana più ghiotta di Nutella Biscuits è il Nord-Ovest: in Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta si è concentrato il 37 per cento degli acquisti. Tutto questo ha favorito i mercati ‘alternativi’, così è facile trovare nelle piattaforme di vendita online, confezioni di biscotti (il cui prezzo di vendita consigliato da Ferrero è di 2,99 euro) anche a costi che si aggirano sui 12 euro a confezione, accanto ad offerte per multi confezioni. A Napoli, sono addirittura arrivati su piazza i ‘bagarini’. Si appartano all’esterno di un market in attesa del rifornimento, e ne acquistano più confezioni possibili per poi rivenderli a prezzi esorbitanti.

Un successo annunciato per la Ferrero che ha impiegato dieci anni di prove e sperimentazioni prima di metterli sul mercato. Una manna per l’azienda che, calcolatrice alla mano, è già arrivata a un fatturato di otto milioni di euro e se manterrà questi ritmi di vendita, dovrebbe ampiamente superare gli 80 milioni che erano l’ambizioso obiettivo di fatturato. Di questo passo infatti si dovrebbero superare abbondantemente i 130 milioni. Ma quali sono le caratteristiche di questa golosità ricercatissima. Prima tra tutte le calorie e lo zucchero che contengono. Sì perché ogni biscotto pesa 13,8 grammi e contiene più o meno l’equivalente di una zolletta di zucchero, cioè 4,8 grammi. Un record per questo tipo di dolci che, come riportato nella tabella nutrizionale sulla confezione, sono fatti per il 35 di zucchero. Secondo i calcoli riportati dalla testata online Il Fatto Alimentare con un solo biscotto si assume circa il 10 per cento dello zucchero che secondo l’Oms si dovrebbe consumare in un giorno (circa 50 grammi per adulti considerando una dieta da duemila calorie).

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