La Finanziaria 2018 non convince l’opposizione: “Condizionata dalle elezioni”

È una finanziaria che non convince l’opposizione, quella appena varata dal Consiglio regionale. Una manovra che, secondo il centrodestra, rappresenta “un’occasione mancata, l’ultimo atto vero della legislatura”. Un documento finanziario sostanzialmente “influenzato” dalle elezioni politiche del 4 marzo. “La strategia della Giunta non convince e gli emendamenti approvati non sono stati di sostanza e tali da realizzare modello sviluppo sollecitato – attacca il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu – Si tira a campare, mentre anche il mondo delle imprese, sindacati e associazioni esprimono contrarietà ad bilancio rigido, con pochi fondi, tanta burocrazia e poco coraggio”. “Purtroppo questa Giunta non è autorevole e ha disatteso le scelte del Consiglio – incalza il leader Udc, Giorgio Oppi – La sanità è malata e il deficit aumenta, mentre sul Mater Olbia in Finanziaria non c’è nulla perché non ci crede nessuno”.

“Questa non è la mia o la nostra finanziaria e questo Consiglio ha perso un’occasione – sostiene il capogruppo Fdi, Paolo Truzzu – è una manovra che vive della competizione elettorale per dare risposte che possono garantire voti in più”.

Per il capogruppo di Psd’Az-La Base, Angelo Carta, questo atto è l’ultimo dell’anno e della legislatura. La Giunta corregge la Finanziaria con i 127 milioni ma a pioggia dimostrando che l’esigenza di tornare nel proprio collegio elettorale con un risultato era pressante e inevitabile”.

“Ci sono 10 milioni di marchette – incalza il consigliere regionale del Pds’Az-La Base, Giovanni Satta – bisogna avere il coraggio di dirlo”.

“La finanziaria lascia tutto come prima se non peggio, sottolineando il divario tra cittadini di serie A e di serie B – sostiene Luigi Crisponi dei Riformatori – oggi, invece, si celebra il funerale di Ottana e delle zone interne ma nel contempo non si registra nessun intervento concreto ma solo ordini del giorno”.

“Siamo alla quarta finanziaria ma anche stavolta va in scena lo stesso copione: vi siete dati la lode, lo fate sempre ma senza dare risposte ai sardi. Cosa avete prodotto dal 2014 a oggi? – chiede il capogruppo Fi Pietro Pittalis – elevate a un gran successo il dato dell’occupazione ma questo è drogato dal lavoro occasionale. Dipingete una Sardegna in crescita che non esiste – attacca – il giudizio vero lo daranno gli elettori il 4 marzo come già hanno fatto a Oristano, Selargius e Olbia”.

“Qui manca la strategia politica – afferma il consigliere regionale Fi, Giuseppe Fasolino – è una manovra condizionata dalla campagna elettorale”.

 

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