Cessione Auchan-Conad, tempi lunghi. Attese risposte su passaggio lavoratori

Se il centro commerciale di Santa Gilla a Cagliari si è portato avanti e ha scelto di cambiare il nome, i tempi per il perfezionamento della cessione dei punti vendita Auchan a Conad non sono immediati. La decisione dell’Antitrust sull’operazione è attesa per il mese di ottobre, anche se Conad ha deciso di anticipare il closing ad agosto per avviare il prima possibile le azioni di rilancio e non perdere l’occasione di recuperare fatturato già nel secondo semestre del 2019. Intanto vanno avanti gli incontri dei sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Tucs) con Conad e la società di consulenza che con 40 esperti, per il gruppo porta avanti la gestione finanziaria, societaria, legale, fiscale, contrattuale, amministrativa e delle parti che riguardano il lavoro per l’intera acquisizione.

Moltissimi i punti da concordare nel passaggio, che si profila complicato e di carattere straordinario, il primo di questa importanza nella storia delle relazioni industriali in Italia. Soprattutto sul versante della salvaguardia dell’occupazione e nell’organizzazione dei negozi a livello territoriale. Da quanto si apprende, i tavoli vanno avanti nell’auspicio generale di arrivare a sottoscrivere un accordo quadro e per quanto riguarda i dipendenti procedere al passaggio senza interruzione del rapporto di lavoro e col mantenimento di tutti i diritti contrattuali e retributivi. L’obiettivo è di regolamentare approcci, metodi e soluzioni generali per l’intera azienda ma per poi avere le declinazioni per territorio o per negozio. L’azienda francese negli ultimi due anni ha perso 200 milioni di euro e la perdita operativa 2019 potrebbe avvicinarsi ai 400 milioni di euro.

Nelle prime settimane di ottobre, secondo quanto emerso dagli incontri nazionali, verranno trasferiti 39 negozi e fino al 28 febbraio un totale di 108 negozi. In questi ultimi sono inseriti già 12 ipermercati che possono essere presi in carico, tra questi ci potrebbero essere quelli sardi (che contano in totale circa 800 dipendenti), in particolare quello di Santa Gilla a Cagliari, l’unico sardo che applica il contratto di solidarietà e potrebbe essere subito preso in mano da Conad. Ma per la dismissione delle insegne Auchan, in generale, si prevede un arco temporale di tre o cinque anni.

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Intanto i sindacati attendono risposte su alcuni nodi che riguardano i dubbi sul mantenimento delle aree di vendita e del personale. “Non va fatto l’errore di permettere la divisione dei lavoratori, ma impegnarsi per tenerli uniti. La fortuna di trovarsi in un negozio sano è il destino scelto da Conad secondo logiche aziendali e di conto economico. Non dalle logiche di tutela sindacale – spiega Cristiano Ardau, segretario generale della Uil Tucs Sardegna -. Tutti i 18mila addetti a livello nazionale hanno gli stessi diritti benché appartenenti a territori diversi o storie professionali diverse.  L’azienda ha dichiarato che il tema della salvaguardia occupazionale esiste ed è oggetto di molta sensibilità. Tuttavia non si parla ancora di organici, non si chiarisce se le superfici di vendita verranno ridotte, non si capisce quale produttività o resa per addetto o per metro quadro verrà richiesta”, sottolinea Ardau. “La vertenza è entrata nel vivo e proseguirà con gli incontri del 4 e del’11 settembre che serviranno a fare i dovuti approfondimenti sulle risposte attese e sui temi che non sono stati affrontati”.

Mar.Pi. 

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