I conti dell’acqua (pubblica) sono dolorosi, anche in Sardegna. E così il gestore unico Abbanoa ha un’altra novità dopo le polemiche sulla cauzione, 55 euro circa a contatore per chi non opta per la domiciliazione delle bollette presso il proprio conto corrente. La notizia si legge nelle pagine de L’Unione sarda in edicola oggi. Ne parla l’amministratore unico, Alessandro Ramazzotti. Si tratta di un conguaglio di 80-90 euro per ripianare le uscite: in sostanza per offrire il servizio ai 713mila utenti sardi Abbnoa ha sceso 106 milioni di euro in più rispetto alle entrate. Non poco. L’iter è stato rispettato: prima, qualche mese fa, il parere all’Autorità garante per l’energia elettrica, poi all’assemblea dei sindaci. Tutti positivi. Ora l’adeguamento a famiglia arriverà via posta, probabilmente a inizio 2015. Per Ramazzotti il problema restano le tariffe troppo basse per il servizio idrico che non corrispondono, in Sardegna e in Italia, ai costi. L’ad bolla poi come “fantasie” tutte le notizie dei debiti che potrebbero portare al default di Abbanoa (da 900 milioni di euro), come già aveva fatto in una nota stampa.
Per sabato, intanto, l’Adiconsum ha convocato una conferenza stampa a Oristano (sede regionale dell’associazione) nella quale “perché il deposito cauzionale non è obbligatorio, è illegittimo, non è opportuno, è iniquo e copntro i poveri”.
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