Comincia oggi, su Sardinia Post, la nuova rubrica ‘Duello al sole‘: sarà un confronto periodico sui temi di attualità, regionali e nazionali. Due firme, due voci diverse. Per questa prima puntata abbiamo chiesto a Nicola Comerci e Bruno Murgia, editorialisti del nostro magazine bimestrale, una riflessione sulla legge Sicurezza, approvata a settembre dal Governo nazionale e che continua a dividere gli amministratori locali (sindaci e presidenti di Regione).
A guidare la rivolta, il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, che ha annunciato la disobbedienza civile. Orlando, in particolare, ha deciso di non rispettare l’articolo 13 e sta iscrivendo all’anagrafe cittadina anche gli stranieri col solo permesso di soggiorno, considerato nella norma un requisito insufficiente per ottenere l’accesso ai servizi comunali, compresa l’iscrizione di eventuali figli in asili e scuole. Anche in Sardegna la Regione e un gruppo di fasce tricolori hanno promesso battaglia. Il vicepremier Matteo Salvini, che da ministro dell’Interno ha voluto e scritto il decreto convertito in legge, agli amministratori ha ricordato che la non applicazione delle nuove disposizioni può sfociare in un reato penale.
Ai nostri editorialisti abbiamo chiesto una riflessione sull’opportunità – o meno – di fare ricorso alla ‘disobbedienza civile’. I due articoli li pubblichiamo sotto. Sui social si possono condividere anche singolarmente, oltre che attraverso il link di questo pezzo.
NICOLA COMERCI: “La legge Sicurezza esprime la paura”
BRUNO MURGIA: “La legge Sicurezza va rispettata”
