Sardegna Pride, Truzzu ferma la tassa: “Si paga solo se ci sono fini di lucro”

“Ogni tipo di manifestazione libera e pacifica e che non sia a scopo di lucro potrà svolgersi a Cagliari senza che gli organizzatori debbano pagare la tassa richiesta dalla Municipale”. Dopo l’intervento del Tar, che ha sospeso il pagamento da parte degli organizzatori del Sardegna Pride, anche il sindaco Paolo Truzzu ha deciso che non sarà necessario pagare il servizio dei vigili quando non si tratta di iniziative a fini di lucro. “Ho firmato stamattina una nota di indirizzo che libera questo tipo di manifestazioni dall’obbligo di dover versare un contributo alla Polizia locale, in attesa che si esprima definitivamente la prossima Giunta comunale – ha scritto su Facebook il nuovo sindaco del capoluogo -. Lavoriamo perché Cagliari diventi finalmente la città di tutti“. In attesa di prendere pieno possesso di palazzo Bacaredda e presentare la sua squadra di Governo della città, Truzzu ha deciso di portarsi avanti dopo che già nei giorni scorsi aveva annunciato di voler trovare una soluzione.

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“Tramite una comunicazione inviata agli uffici competenti, – si legge in una nota del Comune – ha precisato che, non essendo ancora stata costituita la Giunta comunale che con apposita delibera potrebbe individuare i casi di esclusione da contribuzioni onerose, venga applicato il ‘Regolamento comunale per i servizi resi dalla Polizia locale a carico terzi’ ai soli casi in cui risulti inequivocabilmente il fine di lucro della manifestazione”. Il nuovo regolamento è stato varato il 12 giugno con una delibera del commissario straordinario ma, in attesa della formazione della Giunta, vale l’atto di indirizzo del sindaco che sospende il contributo oneroso per manifestazioni come il Sardegna Pride. Nel frattempo, la raccolta fondi avviata su Facebook dagli organizzatori ha già superato i 15mila euro di donazioni.

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