Ritardo nella nomina del commissario: nuova protesta dei lavoratori Forestas

Nonostante la buona notizia sul contratto blindato, non si placa il malessere per i lavoratori di Forestas che annunciano un nuovo sit-in di protesta, lunedì prossimo, a Cagliari davanti alla sede della presidenza della Regione di Villa Devoto. Il motivo della protesta, questa volta, riguarda la mancata nomina da parte del commissario, “indispensabile per approvare il bilancio e fondamentale per gli atti necessari alla definitiva assunzione dei colleghi attualmente a tempo determinato”. A organizzare la protesta è il sindacato regionale Sadirs che, attraverso un comunicato della segreteria regionale, critica i ritardi nella scelta dei vertici di Forestas: “È gravissimo lasciare un’Agenzia come la nostra senza vertici dal 2 ottobre scorso, la cosa sta
diventando preoccupante, specie dopo 43 giorni senza l’ombra di una soluzione”.

L’appello è rivolto al presidente della Regione, Christian Solinas, al quale i rappresentanti sindacali chiedono un’interlocuzione che il governatore “ci aveva assicurato a settembre ma che non abbiamo ancora potuto avere”. Manca dunque questo ultimo importante tassello visto che “per la nostra macchina organizzativa, in teoria, si sono risolti i due più grossi problemi di precariato e assetto contrattuale, ma nonostante questo non riesce a trovare pace”. L’assemblea davanti a Villa Devoto sarà l’occasione per discutere della situazione contrattuale messa in difficoltà dalla mancanza del commissario straordinario. Inoltre, c’è anche la questione del bilancio non approvato che significa ulteriori difficoltà nel destinare risorse per il passaggio dei dipendenti Forestas al Ruolo unico regionale. “Con il contratto vigente – spiegano i sindacalisti – anche gli interventi di Protezione civile sono a rischio-paralisi, essendosi abbattuta anche la scure della Corte dei Conti sui dirigenti Forestas che, sino all’altro giorno e per tanti anni addietro, per far funzionare l’Agenzia avevano attribuito mansioni superiori necessarie al mantenimento dei servizi essenziali”.

Intanto sul versante del contratto dei lavoratori, la vertenza di Forestas rischia di creare una frattura tra i sindacati. Infatti, i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca, hanno deciso di impugnare le delibere della Giunta davanti al Tar, approvate lo scorso luglio, che prevedono il transito dei lavoratori di Forestas dal precedente contratto a quello pubblico regionale e la stabilizzazione dei precari. Questo accade mentre i sindacati di categoria, insieme alla Uil agricoltura e Uil funzione pubblica, si apprestano a negoziare (lo faranno domani mattina) il nuovo contratto con il Coran (Comitato per la rappresentanza negoziale della regione sarda).

Il ricorso al Tar rappresenta una fuga in avanti che apre una crepa all’interno dei sindacati stessi visto che la motivazione del ricorso riguarda il fatto che l’amministrazione regionale ha stabilito “unilateralmente che la negoziazione funzionale a determinare il trattamento economico e normativo del personale di Forestas si svolga entro l’unico comparto regionale di lavoro al quale fanno riferimento le delibere impugnate”. Di fatto, i tre segretari contestano che sia stata negata la negoziazione “alle organizzazioni sindacali ricorrenti che, pur essendo le uniche rappresentative del personale dell’Agenzia Forestas, devono subire la scelta”.

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