Proseguono i colloqui in Procura delle persone presenti al pranzo alle terme di Sardara in cui politici, manager, responsabili di enti pubblici, si sono ritrovati in barba a tutte le norme anti Covid. Ieri è stata la volta dello stesso Giovanni Corona, uno dei soci della Sardegna Termale srl, la società che gestisce le Nuove Terme di Sardara cui gli investigatori avranno chiesto in quale circostanza e per quale motivo avesse invitato tanta gente quando il ristorante dell’hotel avrebbe potuto cogliere solo gli ospiti interni.
Secondo quanto riporta L’Unione Sarda, Corona è stato ascoltato come persona informata sui fatti ed è rimasto oltre un’ora e mezza davanti al magistrato e ai finanzieri. Poco dopo di lui è stata la volta di Mauro Esu, portavoce del presidente della Regione Christian Solinas che avrebbe confermato come l’invito sarebbe proprio partito da Corona.
Esu è stato ieri al centro anche del dibattito consiliare, sotto attacco dalle opposizioni, proprio per il fatto di essere stato presente a Sardara e di aver negato poi sulla stampa la sua partecipazione. Che ha invece dovuto ammettere di fronte ai magistrati.
Oggi è il turno del sindaco di Mandas, Umberto Oppus, direttore generale dell’assessorato regionale agli Enti locali. Il suo nome non è tra i 19 identificati, ma la sua presenza al pranzo è stata confermata agli investigatori della Procura dal Capo della Forestale, Antonio Casula, che aveva chiarito di essere stato a Sardara per ragioni lavorative.
Il dirigente dei forestali, il primo primo a essere chiamato in Procura, ha rotto così il muro di silenzio sui partecipanti che erano riusciti a dileguarsi e non farsi identificare dalla Finanza. Tra questi proprio Umberto Oppus, Sandro Murtas (ex ad Abbanoa), Pietrino Fois (commissario della provincia di Sassari) e lo stesso Mauro Esu.