Risposta choc dell’Ats a un malato oncologico: “Per la radioterapia vada in un’altra regione”

Manuel Scordo

“Si fa presente al paziente che, causa lista d’attesa, purtroppo non è possibile rispettare una tempistica oncologica corretta. Attualmente tale lista d’attesa per la patologia nel nostro centro è di circa 6 mesi pertanto si invita il paziente a recarsi in altro centro fuori regione”.

È la risposta ricevuta da un paziente oncologico di Fonni da parte dell’Ats Sardegna- Asl di Nuoro alla richiesta di poter programmare la radioterapia. Una riposta che evidenzia ancora una volta la situazione difficile che sta vivendo la sanità sarda, soprattutto nel centro-nord dell’Isola. A denunciare l’episodio e chiedere l’un intervento della Regione, sono state due assistenti sociali del Comune di Fonni, investite del problema da tanti pazienti oncologici.

Le assistenti Rosanna Verachi e Anna Gregu hanno inviato una lettera all’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, denunciando la “situazione drammatica dei malati oncologici sardi che devono essere sottoposti alla Radioterapia”.

“Siamo ormai abituati da tempo allo smantellamento continuo e costante della sanità sarda – scrivono le assistenti sociali -, dove la salute non é più un diritto per i sardi. Purtroppo le numerosi voci di protesta e di denuncia da parte di associazioni, sindaci, sindacati e cittadini sono rimasto inascoltate. Lo scenario che incontra chi bussa alla sanità sarda è devastante, molti rinunciano alle cure mediche a causa dei tempi biblici delle liste d’attesa”.

E poi aggiungono: “In questi giorni assistiamo impotenti e sconcertati all’interno del servizio sociale in cui operiamo, alla disperazione dei numerosi malati oncologici che devono essere sottoposti a cure radioterapiche, che non possono usufruire delle cure in nessun presidio ospedaliero della Sardegna per le lunghe liste d’attesa – denunciano le assistenti -. Dove il sistema sanitario sardo consiglia formalmente per iscritto agli utenti di recarsi in strutture della penisola per poter avere le cure di cui necessitano per le patologie che presentano”.

Le assistenti sociali chiedono “all’assessore Doria che impedisca l’esodo dei malati oncologici sardi e delle loro famiglie, che sono costretti a recarsi nelle strutture ospedaliere della penisola per essere sottoposti alle cure radioterapiche di cui hanno diritto, considerato che devono soggiornare per mesi e mesi fuori dalla Sardegna, affrontando le cure e gli enormi disagi della malattia lontani da casa”.

Manuel Scordo

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