“Dovevo morire io, non mio figlio”. La frase straziante è stata detta ieri da Sergio Nonnis, padre di Stefano, l’operaio di 42 anni morto ieri alla Saras dopo essere caduto in acqua da un pontile alto due metri.
Il padre di Stefano ha raccontato di aver avuto anche lui un incidente sul lavoro: da un ponteggio fece un volo di alcuni metri e rimase in coma qualche tempo. “Io mi sono salvato e lui non ce l’ha fatta”, ha detto Nonnis a L‘Unione Sarda.
Sul corpo dell’operaio verrà fatta con molta probabilità l’autopsia, anche perché dopo la caduta il 42enne ha perso i sensi. Per questo per i colleghi è stato impossibile aiutarlo a risalire. Resta ovviamente aperto il fascicolo con l’accusa di omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, visto che il quadro degli eventi e degli accertamenti si deve ancora del tutto comporre.
[Stefano Nonnis coi genitori, foto Facebook]