“Carissimi ‘speaker’ di questo convegno, desideriamo ringraziarvi. Grazie per aver creato l’ennesimo evento sbilanciato di genere, quasi tutto al maschile…”. Comincia così la lettera aperta scritta da un gruppo di donne sarde rivolta agli organizzatori dell’ennesimo convegno tutto al maschile in corso oggi a Olbia e arrivata sino ai microfoni di Radio Capital ieri, con la voce di Michela Murgia. Il tema è ancora una volta il turismo e il convegno Sardinia Tourism Call2Action, questa volta organizzato dall’aeroporto di Olbia in collaborazione con l’assessorato regionale del Turismo, vede avvicendarsi per tutta la giornata sul palco ben 24 speaker. Numero delle donne invitate a parlare? Soltanto due.
Così, dopo aver lanciato l’hashtag #boycottmanels anche in Sardegna e dopo gli articoli di Sardinia Post, Giulia Eremita, esperta del turismo, coordinatrice di AperiTurismo e Bto 2020, insieme ad altre professioniste, capeggiate da Patrizia Asproni – la prima che in Italia ha sollevato l’attenzione sul tema dei ‘manels’ – hanno deciso di creare il gruppo sardo di boicottaggio convegni al maschile. Con la collaborazione di Coordinamento 3 – Donne di Sardegna, che da anni porta avanti queste battaglie, il gruppo sta mettendo su delle liste di esperte da cui gli organizzatori di convegni possono ‘pescare’ di volta in volta, a seconda del settore. Una sarà sul turismo e già ne fanno parte, come disponibili ad approfondire quei temi, anche le due sindache di Fonni, Daniela Falconi, e di Pula, Carla Medau (che in questi giorni ha promosso la carta etica sulla violenza di genere). Le liste sono anche un’iniziativa nazionale di Inclusione donna, di cui Coordinamento 3 fa parte insieme ad altre 50 associazioni, per evitare casi come quello accaduto di recente a Roma: il convegno, nella Corte d’Appello di Roma, si intitolava “Dai maltrattamenti all’omicidio. L’analisi della legislazione in materia di violenza di genere”, nessuna donna tra gli invitati. Nessuna donna a parlare di un tema che le riguarda direttamente. Il convegno è stato poi annullato proprio dopo le proteste delle donne.
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“Noi non vi disprezziamo, ci mancherebbe, vi chiediamo solo cosa vi passa per la testa?”, si legge nella lettera aperta rivolta agli organizzatori del convegno di oggi che ieri è arrivata sino ai microfoni di Radio Capital, rilanciata da Michela Murgia durante il programma Tg Zero, condotto con Edoardo Buffoni. “Soltanto così, boicottando quegli eventi, si potrà far capire qual è il reale apporto che le donne danno, la competenza non è solo degli uomini”, ha detto la scrittrice in radio commentando la lettera delle donne sarde.
“L’evento che avete creato è invece sterile e fortemente compromesso perché sbilanciato nel genere e nel generazionale; un evento che non potrà mai essere proficuo e utile, perché porterà sempre e solo un punto di vista univoco sulle tematiche che oggi voi proponete come momento di studio collettivo in questa iniziativa”, scrivono ancora. “Ma noi siamo qui per ringraziarvi comunque. Non è uno scherzo, ma una consapevolezza che ci ha portato finalmente a fare una riflessione di gruppo, ad unirci sempre di più per capire fino in fondo il motivo di questa assordante assenza. Dove sono le donne, dove siamo?”. “Questa potrebbe essere per voi l’occasione per riflettere e porre rimedio a questa incredibile e inspiegabile assenza”, auspicano le donne e annunciano l’azione di boicottaggio. “Un’occasione per dimostrare che non siamo rimasti indietro, un gesto di civiltà, senza scuse né alibi. E per questo noi non saremo lì ad applaudirvi, ma vi boicotteremo con la nostra assenza, lasciandovi giocare da soli”.
Marzia Piga