“Ai convegni parlano solo gli uomini”. Protesta web per l’incontro sul turismo

Tutte zitte, parlano gli uomini. Non si contano più le fotografie dei tavoli di convegni, incontri e approfondimenti in cui in fila ci sono solo relatori maschi. Nei settori più disparati, spesso anche quelli di appannaggio femminile, dalla scienza all’innovazione, passando per la salute e il turismo. Ma le donne non ci stanno e sono arrivate a tempestare di lettere persino il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per far venire alla luce una questione di genere di non poca rilevanza. Soprattutto in un Paese in cui i passi avanti nella legislazione sul ‘gender gap’ (divario di genere) non rispecchiano una società civile dove restano ancora grandi sacche di disparità, comprese quelle sul trattamento economico delle lavoratrici. Per definire la cattiva abitudine degli organizzatori di convegni di stilare programmi (panel) di soli uomini è stato coniato da tempo persino un neologismo, ‘manel’ (dall’unione del termine inglese man – uomo – e panel) ed è partita una campagna web al grido-hashtag #boycottmanel che in questi giorni ha preso forza ed è stata rilanciata anche in Sardegna.

L’occasione è l’importante appuntamento in programma per domani, venerdì 8 ottobre, all’aeroporto di Cagliari. Si intitola Destinazione Sardegna ed è un incontro-confronto tra operatori e ‘stakeholders’, si legge nel programma dell’incontro, che punta a discutere le strategie per il turismo in Sardegna. Il parterre è ampio, diciannove relatori per tre diverse tavole rotonde, oltre agli interventi introduttivi dei rappresentanti della Giunta regionale. A partire dal presidente Christian Solinas, l’assessore del Turismo, Gianni Chessa e quello dei Trasporti Giorgio Todde. Relatori competenti e di tutto rispetto: rappresentanti delle associazioni di categoria, degli operatori turistici, di compagnie di trasporti navali e degli aeroporti, ma tutti uomini, moderatore compreso. (continua dopo le immagini)

L’invito della Regione e dell’aeroporto di Cagliari, promotori dell’importante evento inizia a circolare anche sul web e il faro sull’assenza di donne è immediatamente acceso. A sottolineare per prima la ‘stranezza’ è Giulia Eremita, professionista del marketing online nel turismo, fondatrice del format AperiTurismo, iniziativa in collaborazione con il Consorzio Uno di Oristano, che promuove incontri tematici sul turismo.

Al suo post rispondono in tante, operatrici turistiche, esperte di destinazione, ma anche uomini. Tutti concordano sul ‘passo falso’ degli organizzatori. La Eremita scrive anche una lettera all’assessorato regionale. “Felice di sapere che il turismo è nella vostra agenda e che vi state mobilitando per un confronto. Meno contenta di constatare, a meno che non ci siano variazioni dell’ultim’ora, che in questa agenda, allo stato attuale, nessuno speaker è donna e che questo non sarà in realtà un confronto equilibrato e l’output non potrà che essere viziato: un migliore confronto di genere e generazionale porta risultati molto più qualificati”.

Non una battaglia cieca, niente paraocchi e soprattutto nessun riferimento a ‘quote rosa’: se è vero che il panorama dei rappresentanti delle associazioni di categoria è incarnato solo da uomini, “quello degli operatori no, il contesto economico e produttivo sardo è pieno di preparatissime colleghe donne, anche nel turismo. Dove sono finite? Perché non sono nei vostri ‘pensieri’?”, si chiede Eremita.

Non è la prima volta che nell’Isola si accende la polemica per i convegni ‘di soli uomini’. Lo scorso anno il caso dell’incontro sulla famiglia, organizzato dalle Acli a Cagliari, aveva conquistato la ribalta nazionale con articoli dei principali quotidiani. A Gavoi, nello stesso periodo un altro evento aveva fatto infuriare la sindaca di Fonni, Daniela Falconi, che aveva denunciato “un sistema che, piaccia o non piaccia, è dispari. Un problema della nostra società. Una società che non ha le pari opportunità tra le sue priorità dei diritti non è una società giusta. Non è giusta e non lo sarà mai”, aveva detto.

Marzia Piga

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share