Megapalco sulla spiagga di Tuerredda: 519 euro per la concessione demaniale

Un megapalco montato sulla spiaggia di Tuerredda scatena le ire degli ambientalisti e dei bagnanti. Una bella fetta dell’arenile vicino a Capo Malfatano, nel sudovest della Sardegna, è stata recintata per ospitare un evento privato. “Non bastano gli stabilimenti balneari invasivi, il suk del commercio abusivo, gli olezzi gastronomici e dei parcheggi automobilistici, la sardinizzazione dei bagnanti – denuncia il Gruppo d’intervento giuridico – ora è comparsa anche un’installazione per spettacoli con tanto di palco e luci per la gioia festante di chissà chi. Manca soltanto il circo con gli elefanti e lo scempio è completo”. Montano le proteste per la struttura realizzata in una piccola spiaggia che viene presa d’assalto dai bagnanti, costretti a dividersi il poco spazio rimasto a disposizione.

“In questi giorni quell’area è stata recintata. La spiaggia è letteralmente divisa in due – denuncia il sindacalista Luca Locci, autore delle foto -. Nella passerella per accedere alla seconda metà della spiaggia sono stati allestiti barbecue e cucine all’aperto dove cuochi e camerieri erano intenti a lavorare tra il via vai dei bagnanti costretti a passare in mezzo all’olio bollente e ai fuochi dove venivano arrostiti gamberoni e seppie”. Secondo il racconto del sindacalista “hanno tolto tutti gli ombrelloni di una concessione sull’arenile per montare il palco, ma hanno anche cucinato vicino all’unica via d’accesso alla spiaggia, dove ci sono faretti con fili elettrici volanti: ci chiediamo se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza. Mi fa rabbia vedere stuprata, ancora una volta, una delle migliori spiagge – un vero gioiello – della Sardegna”.

Anche il Grig ha fatto le sue richieste. “Abbiamo inoltrato un’immediata istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per verificare la sussistenza o meno di eventuali assurde autorizzazioni per questo ennesimo degrado – spiegano -. Coinvolti Comune di Teulada, Capitaneria di porto, Corpo forestale e di vigilanza ambientale, carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale, informata la Procura della Repubblica“. Secondo il Gruppo d’intervento giuridico servono interventi urgenti per tutelare la preziosa spiaggia di Tuerredda: “Sono necessari provvedimenti immediati quali il numero chiuso giornaliero di auto e bagnanti, la riduzione dell’area di spiaggia in concessione demaniale per chioschi e stabilimenti e, soprattutto, vigilanza assidua sul rispetto di norme e autorizzazioni. Basta con questo vergognoso scempio continuo e istituzionalizzato”.

Tuerredda nella brochure di Safari Sardegna
Tuerredda nella brochure di Safari Sardegna

L’autorizzazione del Comune. Il Comune di Teulada ha dato l’autorizzazione “per lo svolgimento nei giorni 08/09/10/11 settembre 2019 di un evento con carattere ludico ricreativo”, dando il via libera alla richiesta della “ditta Safari Sardegna srl con sede in località Baccalamanza di concessione temporanea di una parte dell’arenile della spiaggia di Tuerredda avente la superficie di mtq. 150″. La società che ha presentato la richiesta da anni collabora per l’organizzazione di eventi col Forte Village, che si tengono anche su quel tratto di spiaggia a Tuerredda. Nella determinazione 587 del 4 settemebre si legge che il 23 agosto è arrivato il parere positivo da parte della Capitaneria di porto di Cagliari e che l’occupazione di quel pezzo di Tuerredda “comporta il pagamento di un canone demaniale pari a euro 364,63 a favore dell’Agenzia del Demanio di Cagliari” e “il pagamento di euro 155 per spese istruttoria pratica a favore del Comune di Teulada”. In pratica, pagando 519 euro (un milione delle vecchie lire) gli organizzatori hanno avuto il via libera dagli enti coinvolti per ottenere una “concessione demaniale marittima temporanea per finalità ludico creativa” su 150 metri quadrati di spiaggia a Tuerredda.

Un mese fa a destare scandalo era stata una festa organizzata in spiaggia nell’isola di Santa Maria, nel cuore dell’arcipelago maddalenino. Una pedana montata sull’arenile, davanti alle acque del Porto della Madonna, dove si era tenuta una festa per i turisti russi ospiti della struttura presente sull’isola, aveva fatto storcere il naso a molti ed era scattata un’inchiesta della Procura.

LEGGI ANCHE: Festa a Santa Maria, indaga la Procura: contestazioni per la pedana in spiaggia

Marcello Zasso

 

 

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