La Rwm amplia gli stabilimenti: sì del comune di Iglesias a un nuovo deposito

Procede spedito il progetto di ampliamento della RWM annunciato lo scorso maggio da Amin Pappenger, ad del colosso tedesco Rheinmetall che controlla la società attiva a Domusnovas nella produzione di bombe d’aereo. L’ufficio SUAP del comune di Iglesias ha, infatti, autorizzato la realizzazione di un nuova struttura denominata Deposito D256 all’interno degli stabilimenti situati in località Matt’e Conti (Domusnovas) e San Marco (Iglesias). Al momento non è dato sapere a cosa si riferisca la denominazione “Deposito D256”, il documento non lo specifica. Gli unici elementi che è possibile estrapolare dal provvedimento rivelano che l’intervento è inquadrato nel settore dell’industria chimica. E che si tratta di un ampliamento.

La richiesta della Rwm è stata accolta, “perché sussistono i presupposti di diritto e di fatto”, si legge nel documento. “La presente determinazione – specifica l’atto –  costituisce ad ogni effetto titolo unico per la realizzazione dell’intervento”, che ha ricevuto il via libera dopo il versamento degli oneri concessori da parte della società. Le ricevute del pagamento – che ammonta a quasi 10mila euro – sono state trasmesse agli uffici comunali lo scorso 18 settembre, come si evince dal documento.  Insomma, il provvedimento si è concluso di recente, sebbene Provincia, Ufficio tecnico del Comune e il Comando provinciale dei vigili del Fuoco avessero già espresso favorevole tra marzo e giugno.
La notizia arriva a distanza di due mesi e mezzo dall’approvazione di un ordine del giorno con cui, lo scorso 20 luglio, il Comune di Iglesias chiede a Stato e Regione un impegno concreto affinché vengano ricreate le precondizioni per la possibile riconversione degli stabilimenti della Rwm, da cui partono le bombe impiegate dai sauditi nella guerra dello Yemen.

ARCHIVIO: In Yemen le bombe made in Sulcis

Il Deposito D256 rappresenta una novità nell’ambito del progetto di ampliamento degli stabilimenti di Domusnovas-Iglesias. La nuova struttura, infatti, non ha a che fare con il deposito di materiale combustibile che la Rwm vorrebbe realizzare a Sa Stoia, nell’area industriale di Iglesias. Né va confusa con il campo prove che la società ha chiesto di realizzare, sempre al comune di Iglesias, in località San Marco.
Il nuovo deposito sembra non avere niente a che vedere neanche con un altro progetto, di cui non si conoscono i dettagli, per il quale l’ufficio Suap di Iglesias ha indetto la conferenza dei servizi lo scorso primo ottobre e, in seconda convocazione, per il 5, appena due giorni fa. Quest’intervento, infatti, viene inquadrato nell’ambito dell’industria metalmeccanica, oltre a presentare diversi codici identificativi.

Cosa si evince da questo cumulo di progetti? Che la Rheinmetall sta intervenendo su più fronti, ma sempre all’interno di un unico progetto di ampliamento. E che esistono, al momento, più procedimenti pendenti. Nell’ultimo bilancio della società si legge che la Rwm, nel 2016, ha investito per produzione in serie del “PWIV Tactical Penetrator”, un sistema di guida per le bombe aeree. Mentre nel corso del 2017 installerà una linea di caricamento di serie di proiettili da 155 mm con esplosivi per fusione di tipo IMX.

Appena due mesi fa, a luglio, il Consiglio comunale di Iglesias aveva fatto proprio un ordine del giorno del sindaco Emilio Gariazzo con cui si chiedeva la riconversione della fabbrica. Chiaro il messaggio politico: Iglesias deve essere città di pace e luogo di costruzione di rapporti internazionali di solidarietà. Eppure oggi arriva il nuovo deposito.

Quel messaggio verra ribadito in occasione della Marcia della Pace, caratterizzata proprio dal no alla fabbrica di bombe fabbricate dalla Rwm nell’Iglesiente, oltre che dalla contrarietà alla possibilità che il Deposito unico delle scorie nucleari venga realizzato in Sardegna e alle operazioni militari nei poligoni sardi.

Piero Loi
@piero_loi

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