Col passare delle ore stanno cominciando ad arrivare le adesioni dei Comuni dove domani – mercoledì 13 febbraio – i negozi, e in qualche caso anche gli uffici, resteranno chiusi dalle 10 alle 13, in segno di solidarietà verso i pastori sardi sul piede di guerra per il prezzo del latte.
Le saracinesche saranno abbassate a Oliena (nella foto), Nurri, San Nicolò d’Arcidano e Nughedu Santa Vittoria, è la primissima lista di Municipi che ha ufficializzato la partecipazione alla protesta. Tre ore di stop per le attività commerciali e l’obiettivo di sostenere l’aumento del prezzo del latte, come sollecitano gli allevatori. Ieri sul gruppo Facebook ‘Pastori di Sardegna’ è stata ufficializzata anche la proposta: la richiesta è di “un euro al litro, più Iva“. A stretto giro ha replicato un industriale del latte che, sempre su Facebook, ha spiegato per quale ragione “il prezzo non può essere superiore ai 60 centesimi” che si pagano attualmente.
Al fianco dei pastori si stanno schierando anche diverse aziende lattiero-casearie come l’azienda Cao formaggi di Oristano (leggi qui) e il mangimificio Pirrolu di Orune (leggi qui) che ha messo a disposizione anche nove cambion frigo per trasportare, eventualmente, il latte fuori dalla Sardegna.