Il 41 bis e la minaccia del radicalismo islamico: allarme all’anno giudiziario

All’inaugurazione dell’anno giudiziario la presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca, ha affrontato vari temi in una lunga relazione esposta al palazzo di Giustizia. Dopo un primo focus sui reati in aumento, Cucca ha segnalato i problemi dell’emergenza carceraria e osservato come l’attenzione investigativa si stia concentrando sempre più sul fondamentalismo islamico.

Poi, l’ormai prossima apertura della sezione 41 bis al carcere di Uta determinerà a Cagliari un “ulteriore aggravio di carico giudiziario” con risorse invariate. Riguardo al sistema carcerario, la presidente della Corte d’Appello ha detto: “Il tasso nazionale di sovraffollamento è attualmente pari al 107.7 per cento con un punto percentuale in aumento rispetto alla rilevazione dell’anno precedente. Il dato della Sardegna è in linea con quello nazionale, come emerge dal raffronto tra i dati di interesse nell’anno giudiziario rispetto alla rilevazione statistica dell’anno precedente, con un incremento delle presenze pari a 106 unità e, dunque, con incremento percentuale sostanzialmente sovrapponibile al dato nazionale”.

Cucca ha continuato: “Sotto il profilo delle ricadute sull’attività giudiziaria – ha detto Cucca – l’emergenza carceraria di questi ultimi anni e gli interventi legislativi succedutisi hanno determinato un considerevole incremento degli affari in entrata e reso assai complessa e gravosa la gestione dell’esecuzione penale da parte della magistratura di sorveglianza. Quest’ultima è stata chiamata a svolgere nuove funzioni e a compiere considerevoli sforzi nell’assenza di adeguati stanziamenti e di risorse. Perciò va sottolineato come si operi in una situazione di sovraesposizione e di sovraccarico di competenze e di impegni”. La Rems – Residenza sanitaria per l’esecuzione delle misure di sicurezza – che ha sede a Capoterra ed è l’unica per l’intera regione, dispone di un massimo regolamentare di 16 posti letto: è stata nel corso dell’anno costantemente occupata nella massima capienza, mentre continua a essere non breve la lista d’attesa per l’ingresso in queste residenze.

Non solo emergenza carceraria. La posizione della Sardegna nel cuore del Mediterraneo, direttamente accessibile da un flusso di piccole imbarcazioni dai paesi nordafricani, ne fa una potenziale base logistica di soggetti provenienti da quelle regioni, fortemente infiltrate dal radicalismo islamico. A questo riguardo la presidente Cucca ha osservato: “La costante attenzione investigativa al mondo del fondamentalismo islamico ha permesso la apertura di diversi procedimenti e la attivazione di attività di indagine che hanno sinora consentito un controllo penetrante di questo delicatissimo settore sociale”.

Un altro ambito oggetto di particolare attenzione riguarda le attività delle persone appartenenti o comunque legate ai gruppi anarco-insurrezionalisti. “La loro azione – ha continuato Cucca – si rivolge essenzialmente contro le installazioni e le strutture militari del distretto, il cui territorio è gravato da rilevanti servitù militari. Si affianca, ed inquina, quella dei legittimi movimenti antimilitaristi. Tale circostanza impone una particolare attenzione nella valutazione delle loro condotte, al confine tra la rilevanza penale e l’esercizio di libertà costituzionalmente garantite. Allo stato non si segnalano episodi particolarmente significativi di violenza contro le persone. Dalla attività tecnica in corso sono però emersi elementi indicativi di un possibile salto di qualità della azione di contestazione”.

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