Usura e rapine in aumento insieme ai reati sessuali: ecco la fotografia del Sud Sardegna

Usura, rapina, estorsione e furto in abitazione sono gli illeciti che crescono nel Sud Sardegna. Ma in aumento ci sono i reati commessi da minorenni o di cui i più giovani diventano le vittime. Bollino rosso anche per il fenomeno dei delitti contro la libertà sessuale, così come lo stalking e la pedopornografia. È questa la fotografia scattata oggi all’apertura dell’anno giudiziario dalla presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca. Il report si riferisce al 2022.

Il capoluogo dell’Isola, il Campidano e il Sulcis si confermano anche terra non fertile per le infiltrazioni mafiose, anche se sono emersi contatti e accordi con le tradizionali organizzazioni criminali del Meridione italiano per il traffico degli stupefacenti e il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.

Le iscrizioni per il reato di stalking sono passate dalle 85 del 2021 alle 97 del 2022. Di norma, ha spiegato la presidente, già in fase di indagini, anche in via d’urgenza, viene richiesta una misura cautelare come l’allontanamento dall’abitazione o il divieto di avvicinamento alla parte offesa. In aumento rispetto all’anno precedente è anche il numero dei procedimenti per violenza sessuale (con 20 nuove iscrizioni rispetto ai 17 dell’anno precedente). Aumentano pure i casi di maltrattamenti in famiglia: a Cagliari nel giro di un anno le iscrizioni sono passate da 98 a 104.

Le iscrizioni per il reato di stalking sono passate dalle 85 del 2021 alle 97 del 2022. Di norma, ha spiegato la presidente, già in fase di indagini, anche in via d’urgenza, viene richiesta una misura cautelare come l’allontanamento dall’abitazione o il divieto di avvicinamento alla parte offesa. In aumento rispetto all’anno precedente è anche il numero dei procedimenti per violenza sessuale (con 20 nuove iscrizioni rispetto ai 17 dell’anno precedente). Aumentano pure i casi di maltrattamenti in famiglia: a Cagliari nel giro di un anno le iscrizioni sono passate da 98 a 104 (il testo continua dopo la foto).

Le iscrizioni per il reato di stalking sono passate dalle 85 del 2021 alle 97 del 2022. Di norma, ha spiegato la presidente, già in fase di indagini, anche in via d’urgenza, viene richiesta una misura cautelare come l’allontanamento dall’abitazione o il divieto di avvicinamento alla parte offesa. In aumento rispetto all’anno precedente è anche il numero dei procedimenti per violenza sessuale (con 20 nuove iscrizioni rispetto ai 17 dell’anno precedente). Aumentano pure i casi di maltrattamenti in famiglia: a Cagliari nel giro di un anno le iscrizioni sono passate da 98 a 104.

“Si tratta – ha detto Cucca – di procedimenti per i quali spesso viene richiesta la misura cautelare, anche carceraria e tenuto conto della delicatezza dei fatti contestati vengono definiti molto rapidamente. Permangono attivi protocolli di collaborazione con strutture istituzionali in ambito sanitario ed assistenziale che fungono da essenziale supporto in caso di reati di questo genere”.

Capitolo a parte la droga, di cui si occupa la Direzione distrettuale anti-mafia, è un altro fronte illecito che non sembra conoscere battute d’arresto: il traffico di sostanze stupefacenti resta la principale attività della criminalità organizzata sarda. Il rifornimento rifornimento riguarda l’intera Isola, da Cagliari verso Olbia e Sassari. La tradizionale malavita isolana, anche quella che un tempo era legata ai sequestri, si sta ‘riciclando’ nello smercio degli stupefacenti, quasi in una riconversione criminale.

Questa ricostruzione è stata fatta guardando anche a quanto succede nelle zone interne dell’Isola, dove è in fortissima crescita il numero delle coltivazioni di marijuana, con produzione di ingenti quantità di droga applicando tecniche sofisticate, come anche la modifica genetica delle piante per aumentare il raccolto. Modalità da veri professionisti.

Direttamente collegate al traffico di stupefacenti, ha continuato Cucca, ci sono le rapine in danno di portavalori e depositi di denaro. Queste somme, a volte, vengono proprio utilizzate per finanziare il traffico degli stupefacenti. “L’insularità, unita alla esistenza di un unico Distretto di Corte di Appello – ha concluso la Cucca -, consente alla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari di affrontare i fenomeni criminali nella loro unitarietà, nel modo più efficace, senza dispersione di attività investigative e processuali. Questa realtà istituzionale, che assicura la possibilità di accertare e valutare in modo unitario i fatti del Distretto Sardegna, costituisce un valore aggiunto prezioso per una azione inquirente e requirente efficace e non dispersiva”.

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