La Procura di Sassari ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla morte di una ragazza di 24 anni, di Bonorva, ospite della comunità di recupero “Il Gabbiano blu”, di Ploaghe. La giovane è morta il 7 dicembre scorso dopo otto giorni di coma trascorsi nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. La ragazza era stata ricoverata il 29 novembre 2017 ed era arrivata all’ospedale già in stato di coma causato, secondo la prima diagnosi dei medici, dalla mancanza di ossigeno alle cellule cerebrali. Le sue condizioni erano apparse subito disperate, tanto che le terapie dei medici non sono riuscite a salvarle la vita.
Secondo le indagini che il sostituto procuratore, Paolo Piras, ha affidato ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni (Nas), coordinati dal comandante, Gavino Soggia, la ragazza avrebbe tentato di soffocarsi con un sacchetto di plastica. Una versione dei fatti che i militari stanno verificando con ripetuti sopralluoghi nel centro terapeutico di Ploaghe e ascoltando le testimonianze delle diverse persone che sono state in contatto con la giovane, prima della tragedia.