Edilizia scolastica, emergenze e crolli negli istituti sardi

Trenta milioni subito disponibili per rimettere in sesto le scuole isolane devastate da anni di tagli e spending review: è l’impegno del presidente Francesco Pigliaru annunciato ieri dopo la riunione della nuova Giunta regionale.

Il piano per il restyling della scuola in Sardegna è destinato a interventi straordinari sull’edilizia per il 2014 e pensa ad altre consistenti risorse per il prossimi anni: una boccata di ossigeno per i tanti istituti che quotidianamente registrano crepe, arredi e infissi fatiscenti, infiltrazioni d’acqua e nei casi più estremi crolli e gravi danni strutturali.

Dalla fine del novembre 2013, quando il soffitto di un’aula del Liceo Classico cagliaritano “G.M. Dettori” ha ceduto durante una lezione di italiano provocando feriti e un grande spavento tra personale e studenti, sono state tantissime le segnalazioni ai Vigili del Fuoco e le ispezioni sistematiche da parte degli ingegneri di Province e Comuni. Ma il patto di stabilità che impone pesanti limiti di spesa agli enti pubblici non lascia scampo: solo lavori urgenti e improrogabili, i restauri più impegnativi da rinviare a tempi migliori. La delibera sui trenta milioni da destinare subito alle scuole sarde è dunque un’ottima notizia ma è mirata per ora solo alle priorità: strutture a rischio e aule impraticabili saranno individuate entro i prossimi trenta giorni da una commissione di esperti che fanno capo ai quattro assessorati regionali di Istruzione, Programmazione, Lavori Pubblici e Urbanistica.

Ma siamo sicuri che trenta milioni in un anno saranno sufficienti a curare le emergenze? Il liceo cagliaritano “G.M. Dettori”è diventato il luogo-simbolo della disastrata edilizia scolastica sarda: subito dopo il crollo del novembre scorso è stato dichiarato interamente inagibile e quindi off limits, gli studenti tra mille difficoltà spostati tra la succursale cagliaritana di via Rolando e l’istituto “Besta” di Monserrato, disagi parzialmente attutiti grazie alla navetta Ctm che fa la spola tra la sede storica di via Cugia e la struttura monserratina.

“La Provincia di Cagliari ci ha fatto sapere che ha stanziato un milione di euro per un intervento completo – dichiara il nuovo dirigente Marcello Garbati, che il 1 marzo scorso ha preso il posto di Valentina Savona – se i lavori partiranno subito, entro l’autunno dovremo tornare nella nostra sede. Siamo soddisfatti di questo sforzo da parte della Provincia, si tratta di un intervento importante di cui la scuola aveva bisogno. A causa della mancanza di fondi spesso le scuole possono permettersi solo restauri-tampone che risolvono le emergenze a breve termine ma non i problemi strutturali”.

Gli studenti del “Dettori” avranno presto una scuola completamente restaurata grazie a fondi recuperati dalla Provincia, mentre i trenta milioni stanziati dalla Regione saranno destinati ad altre emergenze. Tanti, troppi i casi da curare, come dimostra la cronaca recente che negli ultimi mesi ha registrato incidenti e chiusure straordinarie in tutta l’isola.
Di pochi giorni fa è la notizia dei sigilli alla scuola media “Grazia Deledda” di Tempio Pausania: le vetrate della palestra hanno ceduto per il forte vento, due ragazzi di 14 anni sono rimasti feriti anche se non gravemente mentre facevano lezione di educazione fisica, per loro tre giorni di cure dopo la visita al pronto soccorso. Alcune aule della scuola erano comunque inagibili da tempo.

Tanti altri i disastri recenti, per fortuna avvenuti a porte chiuse e senza conseguenze: un anno fa i vigili del fuoco sono intervenuti a Oristano, nell’istituto professionale per i servizi socio-sanitari, dove è crollato il tetto nell’aula di informatica; nel gennaio scorso il soffitto di una sala ha ceduto dentro la scuola elementare di Nuoro; poche settimane fa un episodio simile è avvenuto nell‘asilo di via Beato Angelico a Cagliari.

Subito dopo il crollo del “Dettori” inoltre sono state chiuse temporaneamente altre due scuole per motivi di sicurezza: il liceo sassarese “Azuni”, a rischio crolli, è stato dichiarato off limits finché le verifiche non hanno accertato la stabilità della scuola. Nell‘istituto professionale di Villaputzu, invece i vigili del fuoco hanno chiuso un piano intero perché inagibile: per diverse settimane gli alunni sono stati costretti ad andare a scuola a giorni alterni.

Francesca Mulas

 

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