Circa quattrocento ragazzi a casa e 18 aule inagibili al liceo Azuni di Sassari. È questo l’esito della verifica dei tecnici della Provincia che hanno riscontrato un possibile rischio di crollo nel sottotetto. Il secondo piano è stato chiuso in attesa di ulteriori sopralluoghi e accertamenti. Il dirigente scolastico dell’istituto assicura che entro 2-3 giorni si troverà una soluzione per la ripresa dell’attività didattica. Quello dell’Azuni, storico liceo in cui hanno studiato, tra gli altri, i presidenti della Repubblica Segni e Cossiga, è solo l’ultimo caso in Sardegna che testimonia la precarietà strutturale degli edifici scolastici. Il 29 novembre scorso a Cagliari si è sfiorata la tragedia al liceo classico Dettori: parte del soffitto di un’aula è crollato mentre in classe si svolgeva un compito scritto. Un’insegnante è rimasta leggermente ferita, contuse anche due studentesse.
“Il soffitto del secondo piano del liceo classico Azuni merita un’analisi più approfondita, per capire la gravità dei problemi che abbiamo riscontrato questa mattina e stabilire il dà farsi abbiamo scelto di chiudere per precauzione quell’ala dell’istituto”. Lo spiega l’assessore dell’Edilizia scolastica della Provincia di Sassari, Gaetano Ledda, dopo essersi confrontato con i tecnici e il dirigente del settore di sua competenza. “La Provincia – ricorda la presidente Alessandra Giudici – compie sistematicamente e regolarmente una campagna di ispezioni nelle strutture scolastiche che hanno determinate caratteristiche tecnologiche, legate prevalentemente all’età degli edifici. Grazie a questo sforzo in favore della prevenzione e dell’incolumità di chi abita nel pianeta scuola, abbiamo potuto prevenire ogni pericolo e concordare con il preside del liceo la necessità di chiudere precauzionalmente quella parte della scuola. Ora potremo procedere con la massima serenità a ogni verifica ulteriore – aggiunge – così da stabilire cosa sia necessario per garantire la massima sicurezza per studenti, docenti e personale non docente”. “Il timore, semmai – sottolinea l’assessore Ledda – riguarda il futuro. Con fondi sempre meno certi e sempre più esigui, anche la prevenzione e la sicurezza nelle scuole saranno sempre più a rischio. Speriamo di poter continuare a svolgere l’attività che oggi ci ha permesso di anticipare eventuali pericoli”. Ispezioni e monitoraggio sono gestiti dalla Multiss, la società di cui la Provincia detiene l’intero pacchetto azionario, e riguardano in particolare l’analisi delle strutture dal punto di vista statico e strutturale. Oltre all’Azuni sono coinvolti quest’anno anche l’Itas di piazza Marconi, l’Istituto d’arte di piazza d’Armi e le Magistrali di via Manno.