Duecento post diffamatori e l’ossessione per l’archeologia: chi è l’Untore

Implicato in traffici di reperti archeologici, accusato di bancarotta fraudolenta e ora in carcere per tentato omicidio: ecco il ritratto di Sergio Abis, cagliaritano di 62 anni ritenuto l’autore del blog anonimo l’Untore. Un ritratto dalle tinte scure condito negli anni da un odio profondo verso Luigino Fiocco, ex socio e responsabile della frode per la società Aviotech di Villacidro: con lui Abis aveva fatto affari negli anni Novanta ma i rapporti si erano logorati a causa di un bel po’ di soldi spariti. Proprio per chiedere indietro i soldi che riteneva gli fossero dovuti Abis si è presentato qualche giorno fa da Matteo Fiocco, figlio di Luigino, e ha cercato di accoltellare lui e il suo collega di lavoro finendo in carcere per duplice tentato omicidio.

Della storia di Aviotech si parlava in post pubblicato su L’Untore due mesi fa: un testo senza nomi e cognomi ma carico di insinuazioni in cui si riconoscevano Fiocco e altri soci che, tramite amici e colleghi, sarebbero stati coinvolti nella produzione e commercio di bronzetti falsi; gli stessi bronzetti, secondo l’Untore, sarebbero finiti all’asta a Londra e acquistati dalla Fondazione Nurnet. Ipotesi accompagnata da una ricostruzione che fa viaggiare i bronzetti dal Medio Oriente a Londra per poi approdare nell’Isola e a Villacidro. E qua un fumoso e assieme allusivo riferimento a un “imprenditore plurifallito e pluriprotestato che avrebbe ottenuto finanziamenti pubblici successivamente spariti”.

L’imprenditore di cui si parla non è altri che Luigino Fiocco, ideatore di Aviotech e socio di Sergio Abis nell’affare di Villacidro del 1999 concluso poi con processo per truffa, associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta. Un’ossessione, quella per Fiocco: su internet esistono almeno sette diversi blog anonimi, creati tra il 2011 e il 2014, che raccontano la vicenda della truffa Aviotech.

L’Untore aveva evidentemente una vera mania per la scrittura: in un anno di attività il blog, chiuso più volte e riaperto sotto altri nomi, ha pubblicato oltre duecento post con firme diverse: Demetrio Senzanima, Salvatore Unali, S.Irbo, Vera Farina. Oltre all’Aviotech il chiodo fisso dell’Untore era l’archeologia con decine di bersagli individuati tra studiosi, accademici, ricercatori o semplici divulgatori della storia antica dell’Isola.

L’eco dell’Untore arrivava anche su Facebook: i post venivano divulgati tramite un profilo a nome ‘Gavino Aresu‘ che risulta inattivo dal 12 novembre scorso. Proprio il giorno dopo Sergio Abis ha ricevuto la visita della polizia che gli ha notificato la denuncia per diffamazione a mezzo internet.

Francesca Mulas

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