Doppio trapianto con tecnica del fegato diviso: Brotzu di Cagliari all’avanguardia

Per la prima volta in Sardegna, all’ospedale Brotzu di Cagliari, è stato trapiantato un fegato con la tecnica dello “split-liver” (fegato diviso), disponibile solo in alcuni centri in Italia, in quanto necessita di un alto grado di specializzazione.

Grazie a questa tecnica, applicabile solo in determinate condizioni, il fegato del donatore può essere diviso in due parti, utilizzandole per il trapianto in due riceventi diversi (nella maggior parte dei casi un adulto e un bambino). Questa procedura, in assenza di un fegato intero sufficientemente piccolo, diventa addirittura necessaria nei riceventi di piccole dimensioni (ad esempio i bambini, o in adulti di peso inferiore ai 55 kg). Per questi riceventi si usa il lobo sinistro del fegato del donatore (che corrisponde al 25 per cento circa della massa epatica). Il lobo destro viene utilizzato invece per un altro ricevente. Nonostante lo “split liver” sia, per definizione, solo una porzione di fegato, la sua “quantità” risulta ampiamente sufficiente per entrambi i riceventi.

Con quest’ultimo intervento, al quale si aggiunge un delicato trapianto di rene e pancreas in un paziente in lista effettuato venerdì scorso, al Brotzu da gennaio ad oggi sono stati eseguiti cinque trapianti di cuore, 45 trapianti di rene di cui 5 in doppio, un trapianto di rene da donatore vivente, 39 trapianti di fegato, un trapianto di pancreas isolato, due trapianti di rene e pancreas per un totale di 87 pazienti trapiantati. Oltre a questi interventi è proseguita con successo l’attività di trapianto di cornea che ad oggi ha registrato ben 81 trapianti. (ANSA).

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