Il collaboratore del consigliere regionale Valerio De Giorgi ha scelto di seguire la stessa linea e non si è presentato davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia. Ieri l’esponente del gruppo Misto aveva scelto di disertare il palazzo di Giustizia, dove si era presentato solo il costruttore Corrado Deiana, e oggi anche Marco Pili, accusato di tentata truffa, ha preferito non parlare col giudice Giorgio Altieri. I tre accusati si trovano da una settimana ai domiciliari perché coinvolti nell’inchiesta su corruzione e voto di scambio portata avanti dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia. Ci sono anche dodici indagati.
Secondo le accuse Marco Pili (difeso dagli avvocati Renato Chiesa e Pierandrea Setzu) assieme a De Giorgi avrebbe cercato di far avere dalla Regione un contributo di 650mila euro alla Pro Loco Città di Cagliari, che sarebbe stata controllata direttamente dall’onorevole attraverso persone a lui vicine. De Giorgi e Pili hanno scelto di non presentarsi davanti al Gip mentre l’imprenditore Corrado Deiana è andato per dare la sua versione, spiegando che erano nella norma tanto i suoi rapporti col politico quanto l’operazione immobiliare che li ha interessati.