Dolianova, giallo dei fratelli scomparsi: restano in cella padre e figlio arrestati

Restano in carcere l’allevatore Joselito Marras e suo figlio Michael, entrambi di Dolianova, accusati di aver ucciso i fratelli calabresi Massimiliano e Davide Mirabello, scomparsi dal paese il 9 febbraio scorso e i cui corpi non sono mai stati ritrovati. Dopo la convalida del fermo disposto dal pm, Gaetano Porcu, il Gip del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, ha firmato l’ordinanza per la custodia cautelare a Uta, dove entrambi sono rinchiusi da venerdì. Due le motivazioni alla base del provvedimento restrittivo: pericolo di fuga e rischio di inquinamento probatorio. A padre e figlio vengono contestati i reati di duplice omicidio e occultamento dei cadaveri. Il giudice non ha confermato la premeditazione, formulata invece dal pubblico ministero nel decreto di fermo, poi eseguito dai carabinieri. Proprio sul punto della premeditazione i legali della difesa sono pronti a dare battaglia.

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“Ricorreremo in Cassazione per ottenere l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare per i nostri assistiti” ha annunciato l’avvocato Patrizio Rovelli. “Evidentemente -aggiunge ilo legale – le argomentazioni che abbiamo proposto al giudice insieme ai legali Maria Grazia Monni e Fabrizio Rubiu, erano fondate”. “Con l’esclusione dell’aggravante della premeditazione – chiarisce il difensore – rimane un’ordinanza di custodia cautelare caratterizzata da gravi contraddizioni, per questo abbiamo deciso di ricorrere per Cassazione per ottenere l’integrale annullamento”.

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