Delitto Manuel, spunta la seconda auto: sotto sequestro un’altra Fiat Punto

Spunta una seconda auto sulla scena del delitto lungo le le sponde del lago Omodeo, dopo l’11 settembre scorso Manuel Careddu, 18enne di Macomer, è stato brutalmente ucciso da un gruppo di coetanei. Sono tutti in carcere i cinque ragazzi accusati dell’omicidio, a cui si è aggiunto un sesto giovane che secondo l’accusa avrebbe occultato il cadavere (qui i nomi). L’auto è una Fiat Punto, proprietà della sorella di Christian Fodde, uno degli arrestati.

L’utilitaria è la seconda macchina di famiglia su cui si sono accesi i fari della Procura di Oristano, riporta La Nuova Sardegna oggi in edicola. E si tratta sempre di una Punto, come quella del padre di Fodde dove gli investigatori, a settembre, avevano sistemato le cimici diventate decisive per registrare le confessioni dei ragazzi sull’omicidio di Manuel (qui una delle intercettazioni raccolte). Anche questa seconda Punto è stata messa sotto sequestro e sarà a disposizione dei carabinieri dei Ris. L’obiettivo è capire se l’utilitaria sia stata utilizzata per trasportare il cadavere di Manuel subito dopo l’omicidio. Un trasferimento che potrebbe essere avvenuto durante la notte prendendo in presto l’auto della sorella di Fodde, la quale non è indagata, così come il padre del giovane.

Manuel, ha ricostruito la Procura, è stato ucciso lo stesso giorno in cui venne contattato dai coetanei con la scusa di saldargli un debito per l’acquisto di hashish. Poi il corpo venne sistemato in una fossa, dove è rimasto per circa un mese. Il 18enne di Macomer sarebbe stato ucciso con un piccone che i Ris stanno analizzando insieme ad altri oggetti. Il cranio del ragazzo, come risultato dall’autopsia, era fratturato in più punti.

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