La zona bianca diventa sempre di più nitida per la Sardegna che può sorridere almeno sui numeri relativi alla diffusione del Covid. I nuovi contagi sono sempre meno e anche l’ultimo aggiornamento riporta venti nuovi casi nell’Isola. Se l’andamento dovesse rimanere invariato, il primo giugno l’Isola si riprenderà lo status di zona bianca, assaporato qualche settimana fa, con la speranza che l’epilogo sia diverso rispetto all’esordio. Infatti, proprio le due settimane di totale libertà furono il preludio a nuove restrizioni con un nuovo aumento dei contagi. A differenza di allora, però, c’è la campagna vaccinale che, nonostante alcune difficoltà e i numeri che collocano la Sardegna all’ultimo posto nella percentuale di dosi inoculate rispetto a quelle consegnate, ha subìto un’importante accelerazione.
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Nell’ultimo aggiornamento pubblicato nelle prime ore della mattina sul sito del Governo, risulta che in Sardegna sono state somministrate 799.829 dosi, a fronte di 918.870 consegnate parti quindi all’87 per cento. Una mano importante a recuperare il terreno perso è stata data dagli Open day organizzati nel fine settimana e che, vista il successo ottenuto come risposta delle persone, è probabile che saranno replicati.
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Polemica da parte dell’Ordine dei medici di Oristano che denuncia la mancanza di dosi per i cittadini che, spesso, vengono rimandati a casa dai centri vaccinali. “Risulta all’Ordine, e ne abbiamo la dimostrazione, che in questi giorni si stia verificando ripetutamente il caso di medici di famiglia che prenotano i vaccini, convocano i pazienti e fissano le visite domiciliari per le somministrazioni, ma quando si recano all’hub vaccinale le dosi non vengono consegnate”.
M.S.