Cavallo morto alla Sartiglia, la Lega antivivisezione: “È animalicidio”

“Non è un incidente, né una fatalità, ma animalicidio! Per tale ragione procederemo a denunciare i responsabili e si dia immediatamente seguito a tutti gli accertamenti dovuti, a partire dall’autopsia indipendente sul cadavere del cavallo e dai test antidoping”. Lo afferma, in una nota, Nadia Zurlo della Lav (Lega antivivisezione), in merito alla morte di un cavallo durante la Sartiglia, la secolare giostra equestre che si corre in occasione del Carnevale ad Oristano.

La Lav sollecita l’intervento del Prefetto di Oristano e dei ministri della Salute e dell’Interno “per verificare la dinamica dell’incidente e appurare le responsabilità connesse” e chiede inoltre l’abolizione delle manifestazioni con animali. Ieri il purosangue inglese Spy Sun era caduto durante la corsa, lungo il percorso di terra battuta allestito nel centro di Oristano. Secondo l’associazione, “si tratta di un fatto gravissimo che, appunto, non è possibile definire ‘incidente’, proprio perché costituisce il potenziale, prevedibile esito di ogni manifestazione di questo tipo, come giostre, palii o corse di altro genere, che mettono a repentaglio la vita degli animali, come dimostrano i frequenti episodi di morti e di gravi ferimenti, riportati dalle cronache. La tragica morte di ieri – prosegue la Lav – si aggiunge alle altre avvenute durante le precedenti edizioni della Sartiglia: sarebbero infatti tre i cavalli morti negli ultimi anni durante la giostra. Un dato risultante da fonti di stampa ma mai confermato, a riprova della scarsa trasparenza che caratterizza queste manifestazioni. Alle morti si aggiunge poi la mancanza di sicurezza pubblica, come confermato dall’episodio di uno spettatore travolto e gravemente ferito dai cavalli, durante l’edizione del 2009”.

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