È arrivata alle 15 di ieri, in pieno Natale, la nave-gru che toglierà dalla secca il cargo Cdry Blue, incagliato da domenica a Sant’Antioco, tra Porto Sciusciau e Capo Sperone. L’imbarcazione, battente bandiera francese, si chiama ‘Jif Helios’ e sarà utilizzata dalla società ‘Smit Salvage’, che ha ricevuto l’incarico di recuperare il mercantile bloccato nel sud-ovest dell’Isola.
Al momento non è dato sapere quanti giorni di preparazione saranno necessari per ‘agganciare’ il Cdry Blue e riportarlo in un tratto navigabile. Ma prima ancora andranno fatte ulteriore verifiche sullo stato del mercantile stesso, che nell’urto con gli scogli si è danneggiato in più punti. Ma dalla Capitaneria assicurano che “non sono state riscontrate tracce di inquinamento“. Così è risultato dal sopralluogo aereo svolto sempre ieri dal Maanta 10-03, un Atr 42 che fa capo dell’Ufficio circondariale marittimo.
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La Smit già domani – tempo permettendo – dovrebbe cominciare a esaminare condizioni e posizione del cargo incagliato, per capire come mettere a punto il piano di recupero. Il materiale che verrà impiegato è stato trasportato anche via terra, utilizzando tre autoarticolati che ugualmente sono approdati nel Sulcus. Di certo, una chiazza oleosa, segno del carburante fuoriuscito dal mercantile, era visibile con chiarezza per tutta la giornata di martedì (guarda il video) ha preoccupato la comunità di Sant’Antioco.
A Sant’Antioco opererà anche la Falisca, la nave anti-inquinamento messa a disposizione dal ministero dell’Ambiente. Il mezzo navale è della società Castalia che lavora in convenzione con il dicastero guidato da Sergio Costa. La presenza della Castalia è indispensabile perché dovrà arginare ogni eventuale perdita di carburante durante il piano di recupero.
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