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Caos-tirocini, tutto tace. Ma spunta un nuovo progetto

Operazione Tirocini: cala il silenzio. Due mesi dopo il caos esploso attorno al “bando Tfo” (Tirocini di Formazione e Orientamento) del 2013, nessuna notizia sulle domande presentate e approvate, e nessuna novità neanche sul fronte del consistente finanziamento di un nuovo bando annunciato due mesi fa. Tace l’Assessorato del Lavoro, tace il presidente della Regione Ugo Cappellacci, tace anche l’Agenzia Regionale che ha gestito l’operazione con un portale dedicato (sardegnatirocini.it): nemmeno là, comunque, alcuna notizia. Gli aggiornamenti  a proposito del bando TFO si fermano al 15 gennaio scorso.

Le novità riguardano invece un nuovo progetto, il Borsino del Lavoro del Turismo, iniziativa “finalizzata a favorire l’incontro tra le strutture ricettive del settore turistico e i lavoratori per la stagione 2013”. Insomma, mentre sui tirocini tutto tace, già si pensa ad un nuovo progetto di formazione (cioè a nuovi tirocini), finanziato anche questo con contributi regionali, da mettere in atto per la prossima stagione turistica.
Val la pena di ricordare la storia del “bando Tfo”. Il 7 dicembre scorso la Regione Sardegna, tramite l’Agenzia Regionale del Lavoro, aveva messo a disposizione ben cinque milioni di euro per finanziare circa millequattrocento progetti di stage formativi in tutta l’isola, con il nobile intento di facilitare l’incontro tra domanda e offerta e creare occasioni di crescita professionale. Ma l'”operazione tirocini”  solleva infinite polemiche sin dalla nascita: criteri di assegnazione pressoché inesistenti, mancanza di controlli e filtri, pubblicazione di annunci surreali o  equivoci facevano pensare a un piano di sfruttamento lavorativo a spese della Regione piuttosto che a validi progetti di formazione. Dulcis in fundo, nel giorno di presentazione delle domande la macchina telematica va in tilt, tanto che gli operatori del portale sardegnatirocini.it denunciano un attacco di pirati informatici.
Il risultato fu che nel giro di un quarto d’ora, il 15 gennaio scorso, i voucher erano terminati, migliaia di aspiranti stagisti restavano fuori, tra le domande presentate comparivano tirocini presso pizzerie, supermercati, bar, rifornitori di benzina e bombole, imprese di pulizia, segreterie di partito e addirittura lo studio associato Cappellacci.
Ma niente paura, dalla Regione promettevano altri dieci milioni di euro da utilizzare per un nuovo maxi-bando da far partire subito. Ma sono passati due mesi e l’annuncio non ha avuto alcun seguito. E non basta: l’elenco definitivo dei progetti ammessi al prezioso contributo non verrà mai pubblicato (nonostante diverse richieste da noi inoltrate agli indirizzi dell’Agenzia Regionale del Lavoro, richieste rimaste senza risposta).
A fine gennaio però oltre milleduecento ragazzi hanno ricevuto l’attesa comunicazione via mail: la loro pratica è stata approvata, e così dal 1 febbraio i tirocini regionali hanno inizio. Chi sono in definitiva i beneficiari del voucher? Perché ancora nessuna risposta sui nuovi bandi? Che fine ha fatto l’esposto alla polizia postale per smascherare i presunti hacker? Niente. Silenzio.
Nel frattempo gli aspiranti stagisti esclusi dal bando precedente possono sempre tentare di accedere al Borsino del Lavoro del Turismo. Stesse modalità per presentare un progetto: iscrizione telematica e candidatura on line. Con la speranza che questa volta gli operatori siano preparati a combattere contro un arrembaggio di pirati.
Francesca Mulas

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