Fiducia nella stagione 2021. Soprattutto se ci saranno i vaccini per gli operatori turistici. È l’appello lanciato da Faita Sardegna, associazione che raggruppa camping e villaggi dell’Isola. Luglio e agosto – secondo gli esperti del settore – si profilano come i mesi della ripartenza: i primi dati sulle prenotazioni parlano del 60-70% rispetto al 2019. E Faita spera in una stagione lunga che arrivi almeno a coprire tutto ottobre. “Abbiamo un aumento delle prenotazioni, ma ancora c’è incertezza – spiega Nicola Napolitano di Faita Sardegna -. Arrivano esclusivamente da parte del mercato italiano, anche grazie all’annuncio del Governo della Sardegna zona bianca dal primo giugno“. Preoccupazione per il mercato estero. “Dobbiamo considerare che i principali Paesi di provenienza dei nostri flussi extra Italia, e cioè Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Austria, Francia, Danimarca, Regno Unito, Polonia, Belgio e Repubblica Ceca, hanno adottato misure di rientro che potrebbero scoraggiare i viaggi all’estero – ricorda Napolitano -. Diversi Stati oltre al tampone molecolare prevedono per gli ingressi entro i confini nazionali una quarantena di 10 giorni, e questo inevitabilmente per il momento scoraggia il soggiorno all’estero”.