Banda Mesina, sequestrati immobili e titoli azionari per 2,5 milioni

Fabbricati, terreni, aziende, conti correnti, titoli azionari e quote societarie per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Cagliari a Gigi Milia, di Fluminimaggiore e all’avvocato Corrado Altea, di Cagliari. Il sequestro è collegato all’indagine sul traffico di sostanze stupefacenti gestito dall’associazione criminale al cui vertice, secondo l’accusa, c’era Graziano Mesina, arrestato nel giugno scorso proprio assieme a Milia, Altea e a altre 24 persone coinvolte nell’organizzazione.

Proprio sulla figura di Milia si sono concentrati gli accertamenti dei militari delle Fiamme gialle che sono riusciti a ricostruire la storia criminale di Milia che dagli anni ’70 avrebbe reinvestito ingenti somme di denaro di provenienza illecita in attività commerciali e immobili. Per farlo, eludendo le misure di prevenzione patrimoniale, avrebbe utilizzato dei prestanome. Inoltre, alcuni immobili sarebbero stati usati per saldare debiti per le partite di droga.

Lo stesso avvocato Altea, secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle, avrebbe saldato un debito cedendo a Milia due fabbricati che poi sarebbero stati intestati alla moglie. L’avvocato, assieme a Milia e alla moglie avrebbero riciclato 250 milioni di vecchie lire, cambiando anche mezzo miliardo, sempre di vecchie lire, in euro. Proprio applicando la norma antiriciclaggio la Finanza ha sequestrato all’avvocato azioni e quote societarie per un valore di 130 mila euro. Intanto dopo sei mesi si è chiusa l’indagine sulla banda e il sostituto procuratore della Dda di Cagliari, Gilberto Ganassi, ha depositato la richiesta di giudizio immediato per Mesina e gli altri 25 arrestati.

 

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