Arzachena, scuse di Briatore al sindaco: “Sulle restrizioni estive aveva ragione”

“Credo che le critiche che ho fatto al sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda fossero ingiustificate”. Così Flavio Briatore, intervistato da La Nuova Sardegna, torna sulla questione che lo scorso anno ha tenuto banco nell’estate sarda dei contagi e nei talk show anche nazionali.

Questione finita anche nelle aule di tribunale, cui il primo cittadino di Arzachena si era appellato per far valere la sua posizione e il buon nome della sua città e della Costa Smeralda.

“Sinceramente dobbiamo chiedere scusa al sindaco di Arzachena se ci sono state delle situazioni spiacevoli, ma la realtà dei fatti è che aveva ragione lui – lo ammette senza mezzi termini il patron del Billionaire dove lo scorso anno si erano moltiplicati i contagi tra clienti e personale -. E poi devo chiedere scusa anche ai cittadini di Arzachena. Bisogna essere corretti nella vita”, dice al giornalista del quotidiano sassarese.

E continua: “Il 15 agosto 2020 c’erano 7 contagiati, era difficile capire il senso di quelle restrizioni, nessun sapeva di quei gruppi di ragazzi (che sarebbero arrivati dalla Spagna positivi ndr.) e la Sardegna è stata criminalizzata, ma il problema ha riguardato tutta Italia. La Sardegna a molti non piace, perché è vista come sinonimo di turismo ricco. C’è un’invidia di fondo che la Sardegna non merita. Comunque, se l’anno scorso ho detto delle parole in più che hanno offeso gli arzachenesi, chiedo scusa”, ripete ancora.

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