Covid-19, sindaco di Arzachena deriso. Colleghi sardi contro Briatore e Zoffili

Sono diventati un caso politico gli attacchi contro Roberto Ragnedda, il sindaco di Arzachena (Comune dove ricade la Costa Smeralda) ‘colpevole’ di aver chiuso le discoteche per contenere i contagi del Covid-19. Prima sul piede di guerra è salito Flavio Briatore, patron del Billionaire . “Non so come il primo cittadino possa colegare i decibel col virus”, aveva detto. A Briatore aveva dato ragione, con un post sulla propria pagina Facebook, il commissario della Lega in Sardegna, Eugenio Zoffili. Oggi al fianco di Ragnedda, che alla luca di quanto sta avvenendo coi contagi ha avuto ragione, si sono schierati i colleghi sardi.

Il primo post per Ragnedda l’ha scritto il sindaco di La Maddalena, Luca Montella. “Caro Zoffili della Lega, il sindaco Ragnedda non è il solo ad aver adottato certe ordinanze. Pensi che a La Maddalena, oltre agli stessi limiti sulla musica, se non superiori, si è pure imposto l’uso della mascherina in certi orari e certe zone e non ho ricevuto alcuna protesta. Non dimentichi: la penna di chi firma le ordinanze è molto più pesante di quella di chi firma i comunicati. La sedia di un sindaco scotta, la poltrona di altri, invece, è solo riscaldata. La prima conduce calore (e tanto pure) la seconda, invece, “riceve” solo calore. La regione anatomica è la stessa, ma il sindaco, se sbaglia, se la gioca; qualcun altro, senza responsabilità dirette, se la salva. Dimenticavo: potevo fare il pusillanime, tacere e lasciare che se la prendessero solo con Ragnedda, lei, invece, ne approfitti e faccia un giro di telefonate e cI dica quanti sindaci la pensano come lei”.

Ha rincarato la dose il coordinatore dei Riformatori sardi, Aldo Salaris, collega di partito di Ragnedda. “Nessuno conosce meglio di un sindaco la propria comunità, il proprio territorio, il suo tessuto sociale ed economico e, soprattutto, il grado di esposizione a un nemico invibile, subdolo e mortale come il covid. Mi stupisce e mi dispiace leggere critiche sull’operato di Roberto Ragnedda riguardo l’ordinanza che limita lo svolgimento di spettacoli e la diffusione della musica dalle ore 24, considerati i 19 casi positivi e le 40 persone messe in quarantena ad Arzachena. Siamo in un momento che non è certo paragonabile al finale di una fiaba ma bensì nella tregua di una tragica pandemia che ha già fatto anche troppe vittime. Riponiamo in Roberto, persona capace, di grande onestà intellettuale e umana, amico e riformatore, come in tutti i Sindaci sardi che continuano a tutelare e proteggere le loro comunità, la massima fiducia nell’interpretare queste decisioni volte esclusivamente a preservare la salute di tutti gli arzachenesi e non solo gli interessi di chi, a intermittenza, senza residenza, pensa di avere soluzioni a tutti i problemi della nostra amata Isola”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share