Ormai un mese fa Sandro Murtas, il direttore generale di Abbanoa sospeso il 24 marzo scorso è stato reintegrato. Le motivazioni del Tribunale del Riesame puntualizzano che “non c’è stato abuso d’ufficio”. Così si legge nelle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola. In sostanza non ci sono elementi sufficienti a provare il perseguimento di interessi privatistici. Le sue iniziative, secondo il Riesame, sono state improntate evitare il commissariamento di Abbonoa e vista l’urgenza di creare una task force esterna. Sullo sfondo il buco milionario del gestore unico del servizio idrico. Per ordine del gip Giampaolo Casula, il direttore può tornare al suo posto. Il Tribunale del Riesame aveva infatti accolto il ricorso presentato dagli avvocati della difesa, Sergio Spagnolo e Mauro Carelli (hanno sostituito Massimiliano Ravenna).
I fatti. Murtas era stato rimosso dall’incarico nell’ambito dell’inchiesta sui presunti abusi d’ufficio che sarebbero stati commessi nella gestione della spa, un procedimento aperto nel 2013 dalla Procura di Cagliari e nel quale sono coinvolti anche l’ex amministratore unico Carlo Manconi, l’attuale Alessandro Ramazzotti e il credit manager, Massimo Cossu. Secondo l’accusa del pm Giangiacomo Pilia, i vertici di Abbanoa avrebbero assegnato incarichi senza procedura di selezione pubblica e nella società si sarebbero registrati casi di demansionamento, sempre stando agli atti del magistrato inquirente.