Dopo l’apertura delle buste e l’aggiudicazione di tutte le rotte in continuità territoriale ad Alitalia, c’è preoccupazione tra i sindacati sul futuro di Air Italy (leggi anche: Air Italy, l’occasione per lasciare l’Isola. Nei piani sempre più voli a lungo raggio). Il primo commento a caldo del segretario generale Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu, è di “sconcerto e di forte preoccupazione”. “L’aver perduto le rotte ‘storiche’ da Olbia verso Milano Linate e Fiumicino è una notizia che potrebbe comportare moltissimi problemi non solo per i lavoratori direttamente interessati ma, anche per tutta l’economia della Gallura e della intera isola”, sostiene Boeddu che auspica che “prima della aggiudicazione definitiva all’ex compagnia di bandiera, la stessa possa fare un passo indietro nel rispetto del bando di gara”. “Non voglio neppure pensare che tutti i sacrifici fatti dai lavoratori Meridiana nel passaggio in Air Italy possano rivelarsi vani – aggiunge – Sarebbe una sconfitta di tutti, della politica, della azienda e delle parti sociali. Tutti hanno creduto ad un progetto di sviluppo i cui risultati si stavano già intravedendo ma che, adesso, potrebbero interrompersi irrimediabilmente”.
“La notizia di oggi non fa altro che confermare quanto la Uiltrasporti denuncia da mesi, ovvero la palese volontà di Airitaly di abbandonare per sempre la Sardegna dopo oltre 50 anni di storia”, denuncia la segretaria territoriale Uiltrasporti del Nord Sardegna Elisabetta Manca. “La perdita della rotte da Olbia, base storica del vettore da sempre considerata la compagnia di riferimento dei sardi, è l’ennesimo colpo che Air Italy affonda a questo territorio dopo i licenziamenti e i trasferimenti del personale tecnico e di terra” osserva Manca, secondo la quale la manca aggiudicazione sarebbe da vedere come “un grave tradimento nei confronti di un’isola che tanto ha dato in tutti questi anni a questo vettore, e anche un’ingente perdita che avrebbe garantito milioni di euro alle casse del vettore oltre che una fetta importante di mercato”.
“L’aggiudicazione delle sei rotte della continuità territoriale aerea ad Alitalia è dolorosa ma non inaspettata”, si legge in una nota di Cgil Gallura. “Ritorna in mente la dichiarazione rilasciata dall’allora vicepresidente Rigotti alla domanda se Air Italy avesse partecipato al nuovo bando. “Certo parteciperemo, ma se sarà profittevole”. Prendiamo atto che Air Italy oggi ha fatto un’offerta profittevole, tanto profittevole da perdere tutte le gare. Sorprende che, a differenza dell’ultima gara, in cui Meridiana difese le rotte da Olbia per Fiumicino e Linate, con un’offerta del – 30% pur di mantenere i collegamenti sulla sua base storica, oggi non sia stato così. La preoccupazione espressa nel tempo dalla CGIL che con l’ingresso di Qatar in Meridiana la nuova Air Italy avrebbe sempre più concentrato la propria attività di volo verso le rotte internazionali, con il progressivo abbandono della Sardegna, trova nella vicenda odierna una tragica conferma. Quali saranno le ricadute occupazionali, innanzitutto per il personale di volo, è presto per dirlo. Ma è legittimo aspettarsi inevitabili conseguenze, anche per il personale amministrativo e delle attività di manutenzione. Questo territorio corre il rischio di pagare un ulteriore e pesante costo in termini reddituali e occupativi. Ogni impegno assunto dalla proprietà con la Regione sarda e le organizzazioni sindacali sul mantenimento dell’attività nel nostro territorio risulta totalmente disatteso. Non è condivisibile che il Qatar, con interessi diffusi nella nostra isola, dal Mater alla Costa Smeralda, dopo le tante rassicurazioni non sia stato conseguente agli impegni promessi sulle sorti del vettore aereo nella nostra isola”.