Tagli Superbonus, RossoMori: “Sardegna penalizzata”

Dalla Segreteria dei RossoMori riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera che il partito ha inviato al Consiglio e alla Giunta regionali nonché ai parlamenti dell’Isola e all’Anci, l’Associazione dei Comuni. Il tema riguarda le misure varate dal Governo nazionale per sostenere l’edilizia e farla uscire dalle secche della crisi complicata dalla pandemia.

Il Superbonus del 110% rappresenta il più importante e lungimirante provvedimento degli ultimi 30-40 anni. Oltre alla fondamentale funzione di riattivare il comparto edilizio, volàno per l’economia, presenta un aspetto fortemente democratico e egualitario: non solo favorisce i grandi interventi sui grandi immobili, ma è in grado di migliorare anche la qualità delle abitazioni dove vivono le famiglie con i redditi più bassi. Contemporaneamente offre pure alle piccole imprese edili una valida possibilità di sopravvivenza e di sviluppo.

Nonostante un assetto normativo ancora instabile e spesso contradditorio, in Sardegna il Superbonus avrebbe la capacità di contribuire a risolvere numerose questioni annose che vanno dalla lotta allo spopolamento dei piccoli centri dell’interno all’affrancamento da un’intollerabile dipendenza energetica dai combustibili fossili. La misura del Superbonus, sfruttando le nuove tecnologie, rende alla portata di tutti l’accesso a un’energia distribuita e autoprodotta: un’innovativa e illuminata modalità per distribuire benessere.

In quest’ottica risultano incomprensibilmente discriminatorie le proposte presenti nella bozza della Legge di Bilancio 2022 ora in discussione, che prevedono di precludere, solo per gli edifici unifamiliari, l’accesso al 110% alle famiglie con Isee superiore a 25.000 euro, creando un’ulteriore discriminazione che avvantaggia le aree urbane rispetto a quelle rurali, dove tale tipologia edilizia è quella prevalente.

La nostra speranza è che la dirompente e innovativa carica democratica di questo provvedimento, capace di agire concretamente e indiscriminatamente (solo gli immobili “di lusso” ne sono esclusi) sulla vita delle persone, non abbia spaventato chi ci governa.
Tristemente registriamo ancora una volta la passività dei rappresentanti della Sardegna nel Parlamento italiano.

Ci sconcerta poi l’assoluto silenzio del Consiglio Regionale su una così importante questione.
Occorre una presa di posizione da parte del Parlamento dei sardi volta ad intervenire con determinazione per modificare la normativa in modo da attuarne le potenzialità di sviluppo. Occorre prevedere una proroga del Superbonus senza artificiose discriminanti. Occorre prevedere la proroga dello sconto in fattura e della cessione del credito fiscale legato a tutti gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici: queste misure hanno appena incominciato a produrre qui in Sardegna risultati importanti, sia per le famiglie che resistono nelle nostre piccole comunità, sia per quelle che resistono nelle nostre città. Occorre rendere tali misure strutturali, attuando una rivoluzione nell’organizzazione e nella distribuzione dell’energia e quindi della ricchezza, che ci renderebbe più cittadini e meno sudditi.

La Segreteria dei RossoMori

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