Rossomori: “I profeti come Lussu e Bellieni non si giudicano dalle minuzie”

Da Paolo Mureddu, segretario nazionale dei Rossomori, riceviamo e pubblichiamo.

Quando si parla delle prossime elezioni, ora quelle Regionali (non si capisce perché non si parli di quelle Europee) si parla anche delle alleanze tra le forze politiche; delle formule politiche.

 Centro-destra, centro-sinistra, o centro. Alcuni dicono anche che non ci sono più né la destra né la sinistra. Lo dicono in particolare quelli che sono comodi al centro e pensano che solo loro abbiano diritto ad avere luogo politico e che loro possono, indifferentemente stare a destra o a sinistra. Con chi meglio paga i pochi o molti voti di cui credono di avere rappresentanza. Si parla sempre meno di programmi. Si parla sempre meno di programmi perché da essi deriverebbe la definizione della destra, della sinistra e del centro. E, come è normale, dagli stessi verrebbero giudicati i partiti e le coerenze anche nelle alleanze. Non è di moda parlare di valori; non è di moda parlare della propria storia e della propria identità. E del proprio ruolo dirigente nella società sarda. Ma alla fine, a questi bisogna che si ritorni, se si vuol rimettersi in sintonia con le rispettive militanze e con la opinione pubblica.

In questo senso la dimensione europea, necessaria ed ineluttabile, obbligherà tutti a fare scelte coerenti. Quando la totalità delle decisioni ( 85%) che ci riguardano sono assunte a Bruxelles, giuste o sbagliate che siano, resta evidente che un partito di Sardegna che voglia rappresentare gli interessi dei sardi, non può estraniarsi dall’Europa.

In questo l’insegnamento di Lussu e Bellieni è oggi più attuale che mai. Fuori dall’Europa non si possono affrontare e risolvere i problemi dei Sardi. E non si risolve la questione della Sovranità fuori dall’Europa. In questo senso appaiono sempre meno utili le polemiche sul ruolo di Lussu; sulle vicende politiche ed istituzionali. La storia giudica tutti , e giudica anche Lussu e Bellieni. Per quello che ciascuno è stato. E se anche fossero vere le tesi di chi giudica anche Lussu e Bellieni come poco federalisti, poco nazionalista, come si fa a dimenticare che oggi il sardismo, l’indipendentismo, il sovranismo esistono solo perché Lussu e Bellieni e gli atri grandi hanno, allora fondato, nutrito e fatto grande il sardismo.

I profeti non si giudicano sulle minuzie, gli eroi non si giudicano per le vicende domestiche. Si giudicano per aver indicato ai popoli il sogno, il progetto e la via del futuro. E per averne dato in maniera eroica testimonianza.

Paolo Mureddu

 

 

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