Da un lettore, riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera che è una richiesta di spiegazione sul nuovo logo di Sardinia Post.
Caro Direttore,
ho notato che da qualche giorno è cambiato il logo del vostro giornale rappresentato adesso dalla Sardegna con otto pallini che indicano, presumibilmente, gli altrettanto capoluoghi delle otto vecchie province. Come saprà, con la legge 2 del 4 febbraio 2016 l’Assemblea legislativa della Sardegna ha cancellato i quattro enti intermedi di emanazione regionale, Gallura, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis, istituiti con la legge 9 del 12 luglio 2001. Sono curioso di conoscere le ragioni per le quali una testata decide di recuperare uno schema istituzionale ormai superato. Cordialmente,
Pietro Campus
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Gentile signor Campus,
nel ringraziarla per la lettera inviata alla nostra Redazione, con grande piacere provo a soddisfare la sua curiosità.
Come saprà, Sardinia Post ha cambiato il logo dopo che il vignettista Staino, lo scorso ottobre, ha chiesto di ritirare dalla testata il ‘Bobo pastore‘ disegnato sei anni fa. Ci è sembrata l’occasione per assumerci la responsabilità di raccontare, con un’immagine, la dimensione più estensiva del nostro giornale. Quindi ecco la decisione di recuperare le otto vecchie province perché i nostri lettori, al di là delle legge 2 sul riordino sugli enti locali, continuano ad abitare di quei territori, sebbene privi di una rappresentanza istituzionale diretta, sostituita dagli enti di secondo livello.
Crediamo che un giornale, chiamato a svolgere un’imprescindibile funzione sociale quale quella di dare notizie, non possa e non debba avere steccati. Vogliamo che Sardinia Post sia una testata inclusiva, rappresentativa dell’intera Isola e capace, come tale, di assicurare a tutti i territori pari dignità nell’informazione. Con il nuovo logo abbiamo voluto raccogliere idealmente la grande comunità di lettori alla quale ogni giorno ci rivolgiamo e che quotidianamente vigila sul nostro lavoro.
Sotto il profilo strettamente normativo, lo schema a otto non è comunque del tutto superato: questa impostazione resta nella legge elettorale attualmente in vigore per le elezioni regionali. Legge che divide la Sardegna in otto circoscrizioni, a cui corrisponderanno altrettante liste, quando l’Isola tornerà al voto il prossimo anno.
Guido Paglia
