Nicola Sanna: “Ganau ‘sindaco dei sardi’. Per dare seguito al programma della giunta Soru”

Da Nicola Sanna, assessore al Bilancio e programmazione del Comune di Sassari, riceviamo a pubblichiamo.

Nel centrosinistra sardo la scelta del candidato Governatore attraverso le primarie è un processo inedito, mai sperimentato prima. La Sardegna è stata protagonista di primarie dell’Ulivo, del Pd nazionale e regionale, delle parlamentarie ma non si è ancora misurata sulle prospettive del governo regionale ed è naturale che anziché con una sintesi, costruita chissà dove e chissà tra chi, si giunga a quest’appuntamento con una pletora di candidati.

Questo è il sintomo della tendenziale assimilazione dei comportamenti dell’elettorato sardo a quelli dell’elettorato nazionale, si vedano i risultati delle elezioni politiche. Non esiste quindi una maggioranza “rivoluzionaria”o piuttosto protestataria sufficiente per dare un governo stabile.
Nella storia recente, con il primo ed un unico governo regionale autenticamente più autonomista e rinnovatore della storia politica della Sardegna, rappresentato dal Presidente Soru, si è affermata una sintesi dei vari riformismi che si sono coagulati ed hanno sostenuto il processo riformatore fino al limite massimo consentito da quella coalizione.

Quella esperienza rappresenterà per le generazioni politiche future la pietra angolare del riformismo sardo. Una nuova stagione innovatrice che veda protagonista il centrosinistra sardo ed i vari sardismi che non si sono macchiati dell’accordo con il centrodestra berlusconiano, è possibile. Occorre quindi saper coniugare un progetto di Sardegna incarnato dall’esperienza del Governo Soru con un programma di politiche economiche per ridare lavoro ai sardi, conriforme della macchina regionale e degli enti locali la cui guida deve essere affidata a chi ha già maturato un’esperienza reale di governo di una quota non trascurabile di cittadini sardi, in una zona di frontiera che, sebbene non sia “l’ombelico del mondo”, è certo ampiamente rappresentativa della società sarda.

L’esperienza di governo della città di Sassari, al di là delle specifiche vicende amministrative proprie della nostra città comunque caratterizzate dal riconosciuto “buon governo”,  nel panorama politico regionale, in questi anni di giunta regionale del centrodestra, è stata l’esperienza di governo locale politicamente più rappresentativa e vicina alla stagione del Governo Soru. Questa valutazione non solo è confermata dai consensi elettorali che il centrosinistra sassarese (senza sardisti destrosi e altri loro alleati) ha saputo confermare e mantenere ma, soprattutto per le scelte pianificatorie urbanistiche e programmatorie assunte in coerenza alla contemporanea redazione del Piano Paesaggistico Regionale.

Il centro destra sardo non è stato insensibile a quelle scelte e a ciò che la Sassari, governata da Gianfranco Ganau, ha rappresentato e rappresenta in campo isolano. Sul piano strettamente politico a Sassari vi è stato e c’è un laboratorio politico riformista in grado di garantire realizzazione di programmi, buon governo e stabilità politica e amministrativa che auspico possa ritrovarsi sul piano regionale per poter dare, anche alla nostra Isola, un sindaco dei sardi.

Assessore al Bilancio e programmazione del Comune di Sassari.

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