Dalla sindaca di Uri riceviamo e pubblichiamo una lettera al Direttore.
Egregio dottor Guido Paglia,
Ho letto l’articolo in cui rettificate, o meglio fingete di rettificare, la mia adesione alla lista dei sindaci che avrebbero chiesto a Zedda di candidarsi alla carica di governatore. Sono decisamente indignata per i termini utilizzati dalla vostra giornalista, alla quale vorrei ricordare che prima di pubblicare articoli nei quali spende nomi e cognomi dovrebbe perlomeno accertarsi della veridicità di quanto scrive, ha forse visto la mia firma sulla lettera di cui parla? Credo proprio di no.
Le frasi “ in due mesi si può cambiare idea” o “non stimano abbastanza per” sono una distorsione della realtà dei fatti, sono offensive per tutte le parti in causa, e anche un modo per non ammettere totalmente di aver preso una cantonata. Le consiglio vivamente di controllare cosa scrivono nel suo giornale.
Distinti saluti,
Lucia Cirroni
Cara Sindaca,
le assicuro che abbiamo cercato di controllare il più possibile che i nomi fornitici dall’entourage del sindaco Zedda fossero tutti autentici sottoscrittori dell’appello. E difatti non potrà non convenire che se soltanto su due si è creato un equivoco, vuol dire che la fonte era di ottima credibilità. Un caso di millantato su 130, non può dunque in alcun modo mettere in discussione la professionalità di Alessandra Carta. A cui confermo la mia stima, così come a lei le nostre scuse per l’impropria citazione e gli auguri più sinceri di un buon 2019 distinta e distante da Zedda.
Guido Paglia