L’avvocato Amat: “Nessuna polemica con la Procura”

Dall’avvocato Carlo Amat di San Filippo riceviamo e pubblichiamo. 

Spett.le direttore,

mi vedo costretto a scriverVi in merito alle affermazioni rese nel Vs. articolo dal titolo “onorevoli detenuti, la strategia del silenzio”, a firma Alessandra Carta.

Comprendo perfettamente l’interesse giornalistico della notizia, ma vorrei richiamare la Vs. attenzione sulla necessità, in questo momento delicato per gli indagati, di una informazione sobria e corretta;

In particolare, prescindendo dall’affermazione relativa all’abbigliamento del mio assistito Carlo Sanjust ed al fatto che si sarebbe incrociato con il Sig. Cogoni (entrambe circostanze suggestive ma non rispondenti alla realtà), mi pare assolutamente non conforme alle mie dichiarazioni l’affermazione relativa ad una inesistente “polemica di Amat contro la Procura”, posto che, su espressa domanda in proposito della cronista Sig.ra Alessandra Carta, non ho mai pronunciato il virgolettato che mi si attribuisce e mi sono limitato a rispondere che, a seguito delle notizie comparse nei quotidiani, diverse persone mi avevano chiesto come mai non si fosse proceduto anche nei confronti della persona che aveva emesso le fatture di cui al capo di imputazione, così come contestato al Sig. Cogoni, senza effettuare alcuna valutazione in merito ed, anzi, precisando alla cronista che tali valutazioni erano assolutamente premature in questa fase. Tantomeno, ho mai “tirato in ballo Cogoni”, di cui non conosco la posizione processuale e che risulta adeguatamente tutelato da altri validi colleghi.

Tale è e resta il mio pensiero e, come correttamente ha riferito la collega Avv. Busia, i processi si discutono in sede giudiziaria e non con gli organi di informazione.

Sottolineo che non mi pare molto corretto (né leale) ipotizzare inesistenti polemiche gossippare tra la difesa e la Procura, posto che, ribadisco, ritengo che la dialettica debba essere sempre e solo quella processuale.
La ringrazio dell’attenzione e La prego di voler tener conto di questa mia precisazione, dandone adeguata pubblicizzazione con la medesima evidenza data al pezzo in contestazione.
Distinti saluti

Avv. Carlo Amat di San Filippo

Comprendiamo l’esigenza dell’avvocato Amat di non dare valenza polemica alle sue legittime considerazioni attorno al diverso trattamento riservato a uno degli indagati (peraltro pubblicate oggi anche da altri organi di informazione). Comprendiamo meno il fatto che senta la necessità di smentire due circostanze, tra l’altro marginali (l’abbigliamento e “l’incrocio” di due reclusi in attesa di interrogatorio), che ci sono state riferite da altri suoi colleghi.

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