La posizione di IrS sulle elezioni politiche italiane

La Sardegna sta attraversando la più grave crisi dell’Autonomia, una crisi che unisce alla congiuntura internazionale un deficit di infrastrutture materiali ed immateriali che negli ultimi sessanta anni non è mai stato colmato, ma che si aggrava di stagione in stagione, di emergenza in emergenza, di vertenza in vertenza, soprattutto se prendiamo come termine di paragone sempre meno l’Italia e sempre di più l’Europa ed il Mondo.

Dalla nostra nascita, dieci anni di lavoro politico e culturale hanno portato ad una diffusione capillare del pensiero indipendentista. Le politiche di sovranità progettate ed applicate hanno cambiato il modo di pensare e di pensarsi di molti Sardi. Questa presa di coscienza negli ultimi mesi ha imposto un’accelerazione al dibattito politico: i temi sull’indipendenza e sulla sovranità hanno acquisito piena centralità.

Questa centralità del dibattito è stata provvisoriamente deviata dall’irruzione della competizione elettorale italiana, ma noi crediamo che riemergerà inesorabilmente all’indomani delle votazioni.

Sovranità significa oggi assumere responsabilità e decisione sui temi che determinano le sorti della Sardegna.
Al contrario i temi e le prassi adottate dai partiti tradizionali replicano in questi giorni di campagna elettorali schemi già visti, il ruolo di rappresentanza nelle camere italiane pare ancora una volta svilito, deviato e povero di contenuti. Gli equilibri di partito vincono ancora rispetto alle esigenze della Sardegna, il voto assume tutte le caratteristiche della delega, la stessa delega che, opposta alla presa di responsabilità, ha portato l’isola al collasso.

E se partecipare alle votazioni italiane oggi è ancora un atto di delega, progettare un governo di sovranità nazionale per il domani, è un atto di responsabilità.

Per far questo iRS ha scelto la strada del governo dei territori attraverso i suoi amministratori: sindaci, consiglieri provinciali e comunali. La rete dei nostri comuni rappresenta il più grande patrimonio dell’Isola. Da qui partiamo per portare il nostro modello di governo in tutta la Sardegna, con il profondo convincimento che la Sardegna, si cambi dalla Sardegna .

Rimarremo concentrati su questo, impegnando le nostre energie nella ricerca e applicazione di modalità di governo che possano incidere realmente e che stanno già cambiando la vita dei cittadini nei comuni dove noi governiamo.

iRS non parteciperà alle elezioni italiane del 24 e 25 febbraio 2013, ma continuerà a lavorare per aggregare tutte quelle forze che credono nella costruzione di un governo di sovranità nazionale Sarda.

iRS – Assemblea Natzionale

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