Guido Melis: “Parisi governatore. Per cambiare la Sardegna (e anche il Pd)

Da Guido Melis, docente universitario e parlamentare del Partito democratico nella passata legislatura, riceviamo e pubblichiano.

Oristano, ore 16. Contiamo oggi sulla saggezza (saggezza?) della direzione del Pd. Tutto quanto è successo e succede è purtroppo figlio di una gestione del partito regionale priva di timone e di prospettiva, lasciata alla giornata, abbandonata per anni alla lotta interna dei gruppi e correnti, senza una idea della Sardegna (l’ultima volta che ne abbiamo avuto una è stato con Soru). Me ne sento responsabile anche io, per quanto dovrei subito aggiungere che lo sono stato meno di altri (non foss’altro perché nel partito non ho mai contato niente, come si potrebbe dimostrare ampiamente analizzando la mia vicenda personale). Il fatto è che adesso siamo arrivati a un punto di non ritorno. Ci vorrebbe senso di responsabilità, generosità, capacità di vedere lontano.

Francesca Barracciu ha molte ragioni personali di essere risentita, avendo indubbiamente stravinto le primarie. Ora le si chiede di farsi da parte. Personalmente l’ho sostenuta e votata ed ora non la ritengo neppure colpevole di chissà quali crimini. I soldi ai gruppi sono stati una pessima prassi, il loro transito ai consiglieri senza rendicontazione anche peggio. Ma poi c’è una bella differenza, se permettete, tra chi si è comprato i Rolex o finanziato le vacanze e chi quei soldi ha usato per fare la sua attività.

In ogni caso, se decidiamo che chi ha un avviso di garanzia è perciò stesso fuori gioco, anche Francesca è fuori gioco. Purché sia chiaro che come lei lo sono, da qualunque carica essi rivestiranno in futuro, anche gli altri nelle stesse condizioni (a cominciare dal segretario regionale Pd).

Detto questo, su chi puntare? Circolano molti nomi, forse anche a casaccio. Faccio una modesta proposta, pensata in solitudine e forse neppure gradita all’interessato.

Esiste una sola personalità del Pd che oggi possa essere spesa in questa emergenza: è uno dei fondatori dell’Ulivo, intellettuale di prestigio nazionale, amico da sempre di Prodi, già eminente membro dei nostri governi, fuori della mischia sarda, noto per il suo disinteresse in politica e per la sua rettitudine. Per di più persona grata a Renzi, il che inevitabilmente indurrebbe il neosegretario a un impegno straordinario nelle elezioni sarde.

Questa persona si chiama Arturo Parisi. Va convinto, gli si deve prospettare un ampio arco di consensi dentro il partito (fuori sono sicuro che li avrebbe). Ma non vedo altri con caratteristiche simili.

Se dobbiamo proprio ignorare il risultato delle primarie, costretti come siamo dalle circostanze, facciamolo almeno a favore di chi alle primarie ha sempre creduto e per esse si è sempre battuto: in stato di emergenza, per tornare a entusiasmare i cittadini, per dare l’idea concreta che si cambia strada. Arturo faccia una giunta fuori dalle correnti, anche con personalità esterne, di competenti e disinteressati. E riprendiamo il cammino. Ci vuole un colpo di reni. Cambiare il Pd si può. Cambiare la Sardegna anche.

Guido Melis

 

 

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share